Auto finisce fuori strada e si cappotta, Paolo, militare dell’esercito muore a soli 20 anni, feriti tre suoi amici

Arezzo: un giovane perde la vita e altri tre sono feriti dopo che la loro auto si ribalta. Interventi di soccorso immediati.

Tragica notte ad Arezzo

Nella notte, un drammatico incidente ha scosso la tranquillità di Arezzo, precisamente lungo la strada provinciale 21, vicino alla località Ruscello. Una Volkswagen Polo, con a bordo quattro giovani provenienti dall’area di Arezzo, ha perso il controllo. Il veicolo si è cappottato più volte, distruggendo un palo della luce e terminando la sua corsa vicino a un fossato. Le autorità hanno descritto la scena come particolarmente drammatica, con i soccorritori che hanno dovuto affrontare una situazione di emergenza complessa e dolorosa.

Le vittime e i sopravvissuti

Tra i quattro ragazzi coinvolti, Paolo Berbeglia, un ventenne che lavorava al Genio Ferrovieri dell’Esercito a Bologna, è morto sul colpo. Gli altri due giovani, di 21 e 20 anni, sono stati trasportati all’ospedale San Donato di Arezzo in condizioni serie ma stabili, mentre un altro ragazzo, anch’egli ventenne, è stato trasferito in condizioni critiche all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena tramite l’elisoccorso Pegaso 2. I vigili del fuoco hanno dovuto intervenire per liberare i giovani intrappolati tra le lamiere contorte della vettura.

Indagini in corso sulla causa

L’indagine sulla causa dell’incidente è attualmente condotta dai carabinieri di Arezzo. Sebbene la dinamica esatta sia ancora sotto esame, si sospetta che una combinazione di distrazione del conducente e eccessiva velocità possa avere giocato un ruolo cruciale nel tragico evento.

Testimonianze e analisi tecniche aiuteranno a chiarire i dettagli nelle prossime ore. “Potrebbe essere stata una distrazione della persona alla guida, ma è ipotizzabile che anche la velocità abbia giocato un ruolo determinante nell’incidente,” hanno commentato gli investigatori. La vettura si è ribaltata almeno quattro o cinque volte, mostrando l’estrema violenza dell’impatto. “Purtroppo per Paolo non c’è stato nulla da fare,” hanno concluso i soccorritori, sottolineando la tragica fatalità dell’incidente.