Rissa in tv tra Travaglio a Sallusti: “Sei un poveretto”

Nell’ultima puntata di Accordi & Disaccordi, il talk-show di politica e attualità condotto da Luca Sommi sul canale Nove, si è assistito a un acceso dibattito che ha visto protagonisti Marco Travaglio e Alessandro Sallusti. La discussione ha preso una piega particolarmente tesa quando è stato affrontato il tema del rientro in Italia di Chico Forti, il 65enne trentino recentemente rilasciato da un carcere in Florida dopo 24 anni di detenzione.

Il caso Chico Forti al centro del dibattito

Il ritorno di Chico Forti ha suscitato molte reazioni nei media italiani, dividendo l’opinione pubblica e la classe politica. Mentre alcuni vedono nel suo rilascio un successo diplomatico del governo guidato da Giorgia Meloni, altri puntano l’indice contro la celebrazione di una figura controversa a causa della sua condanna. Marco Travaglio e Alessandro Sallusti hanno rappresentato queste due visioni opposte nel corso del dibattito.

Scambio di battute e tensione tra i giornalisti

Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, ha definito il rientro di Forti una “vittoria” del presidente del Consiglio

 provocando la reazione di Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano. “Stanno rosicando tutti a bestia,” ha affermato Sallusti, suggerendo che l’opposizione stia manifestando invidia per il successo di Meloni.

La risposta di Travaglio non si è fatta attendere: “Sei un poveretto,” ha esclamato, minimizzando le accuse di invidia: “Sai che cosa me ne importa del rosicamento?” Questo scambio ha riscaldato notevolmente l’atmosfera in studio, con i due giornalisti che non hanno risparmiato frecciate.

Approfondimenti sul processo e sulla politica italiana

Sallusti ha cercato di portare l’attenzione sulle peculiarità del processo a Chico Forti, sottolineando come si tratti di un caso basato su prove indiziarie e non schiaccianti. Ha inoltre ricordato come diverse amministrazioni italiane, di varie estrazioni politiche, abbiano tentato in passato di ottenere il rientro di Forti, senza successo: “Tutti i ministri di Giustizia degli ultimi sei o sette governi italiani ritenevano questa carcerazione un’ingiustizia e tutti i governi, compreso quello Conte, hanno più volte provato a riportarlo a casa. Ci ha provato anche Di Maio personalmente e non ci è riuscito nessuno,” ha detto Sallusti.