“Porta la qualità al prossimo Saremo, non fare come Amadeus”, chi si raccomanda così con Carlo Conti

La notizia che Carlo Conti potrebbe tornare alla guida del Festival di Sanremo nel 2025 ha suscitato reazioni contrastanti.

Conti, che ha già dimostrato il suo valore nella conduzione del Festival negli anni 2015, 2016 e 2017, è visto da molti come il direttore artistico capace di riportare l’evento ai suoi fasti originali. La conferma del suo ritorno è arrivata il 22 maggio, subito dopo l’annuncio di Amadeus che lascia la direzione per un nuovo incarico con Discovery. Da quel momento, “Sanremo2025” è diventato un tema caldo, dividendo l’opinione pubblica tra chi approva e chi critica la scelta della Rai.

Codacons: un appello per la qualità

In questo contesto, il Codacons, noto per la sua attenzione ai diritti dei consumatori, ha lanciato un appello diretto a Carlo Conti. L’associazione critica apertamente Amadeus, accusandolo di aver trascurato la qualità musicale del Festival a favore degli ascolti televisivi e dell’attenzione dei social media. “La musica deve essere riportata al centro dell’evento, perché negli ultimi anni le scelte che hanno interessato il Festival sono andate nell’unica direzione di garantire alla trasmissione un pubblico di giovanissimi e l’attenzione dei social network, a tutto discapito della qualità dei brani in gara,” afferma il comunicato del Codacons.

La richiesta è chiara: Conti dovrebbe formare una “commissione tecnica per la scelta delle canzoni dei prossimi festival”. Questa commissione dovrebbe valutare i brani e gli artisti basandosi sul loro valore artistico reale, non sul numero di follower o visualizzazioni online, né sulla notorietà momentanea derivante dalla partecipazione a talent show.

Richiesta di trasparenza e integrità

Il Codacons va oltre, sollevando problemi di televoto e pubblicità occulta che hanno minato l’integrità delle ultime edizioni di Sanremo. Pertanto, l’associazione chiede a Conti di includere un rappresentante del Codacons in tutte le fasi del Festival, “a garanzia di trasparenza verso il pubblico”. Questo movimento riflette la crescente esigenza di un Festival di Sanremo che non solo intrattenga, ma anche rispecchi gli standard etici e qualitativi che hanno reso celebre la kermesse nel corso degli anni.

E così, mentre Carlo Conti si prepara a prendere le redini del Festival, la pressione per un cambio significativo è palpabile. Resta da vedere se riuscirà a soddisfare queste alte aspettative e a restaurare Sanremo come il vero cuore pulsante della musica italiana.