Mara Venier perde la pazienza con il pubblico: “Vi dovete stare zitti”, nessuno parla più

Nell’edizione odierna di “Domenica In”, Mara Venier ha ospitato Daniela Zuccoli, la vedova di Mike Bongiorno, in un momento particolarmente significativo: il giorno in cui il noto presentatore avrebbe raggiunto il secolo di vita.

Prima di avviare la lunga intervista, Mara Venier ha dovuto imporre silenzio ai presenti in studio, dimostrando fermezza e determinazione. “Erano anni che desideravo averla ospite, a Domenica In. Ha accettato l’invito proprio oggi che Mike Bongiorno avrebbe compiuto 100 anni. Sono onorata di avere qui Daniela Bongiorno”, ha esordito la Venier, salutando calorosamente la sua ospite.

Richiesta di rispetto

Nonostante il clima inizialmente disteso, alcuni rumori di sottofondo hanno costretto la conduttrice a interrompere l’intervista per richiamare all’ordine il pubblico. “Silenzio ragazzi,” ha iniziato Mara, per poi rafforzare la sua richiesta: “Per favore silenzio, vi chiedo silenzio e rispetto. Non l’ho mai fatto quest’anno, però stiamo parlando con la signora Bongiorno. È un momento delicato, emozionante per noi, quindi silenzio, grazie”. Queste parole hanno subito riportato l’ordine in studio, permettendo alla conversazione di procedere senza ulteriori interruzioni.

Il ricordo di Mike Bongiorno da parte di Daniela Zuccoli

Nel corso dell’intervista, Daniela Zuccoli ha condiviso ricordi toccanti del suo defunto marito, Mike Bongiorno, sottolineando l’impatto duraturo del suo lascito. “Quando l’ho conosciuto aveva 46 anni e io venti. A 15 anni dalla morte, per lui c’è un movimento pazzesco, io sono molto felice di questo. Vuol dire che ha lasciato un segno d’amore,” ha raccontato Daniela, visibilmente commossa. Ha anche spiegato la sua scelta di partecipare solo a “Domenica In”, nonostante altre offerte: “Volevo scusarmi con gli altri, non volevo essere villana ma ho scelto di venire solo da te. Anche Bruno Vespa mi ha invitato ma gli ho detto di no.” Ha ricordato il giorno della scomparsa di Mike, descrivendolo come un momento di serenità nonostante la tristezza del lutto.