Bari,intercettazioni Olivieri con dipendente Amtab, Olivieri: “Prendete di peso gli elettori da casa”

Le indagini della polizia giudiziaria hanno portato alla luce uno scandalo che coinvolge Giacomo Olivieri, ex avvocato e candidato sindaco durante le primarie del centrodestra a Bari nel febbraio 2019.

Da un’analisi approfondita del contenuto del suo iPhone, sequestrato il 26 febbraio, giorno del suo arresto, emergono dettagli inquietanti. Olivieri è accusato di voto di scambio politico-mafioso e tentata estorsione, una rivelazione che ha scosso il tessuto politico e sociale della città.

Interazioni compromettenti

Tra i messaggi trovati sul dispositivo di Olivieri spiccano le conversazioni con Michele De Tullio, noto come Sotto ghiaccio, zio di Tommaso Lovreglio, ex dipendente Amtab e nipote acquisito del boss mafioso Savino Parisi. Questi messaggi evidenziano un chiaro tentativo di manipolare il risultato delle primarie attraverso l’acquisto di voti. In una chat del 24 febbraio, giorno delle primarie alla Fiera del Levante, De Tullio scrive a Olivieri: «Giacomo sono Michele Amtab so che vi siete incrociati con il mio nipote… stiamo alla grande… il quartiere è con noi e anche tante altre persone… stiamo lavorando ancora…». Olivieri risponde con un messaggio audio, istruendo De Tullio di «andarli a prendere di peso dalle case».

Le strategie di mobilitazione del voto

Ulteriori messaggi audio inviati da Olivieri mostrano la sua insistenza nel mobilizzare il voto, evidenziando la pressione competitiva: «Giacomo noi lavoreremo tutta la giornata… non solo alle 3… sto già provvedendo io e mio nipote», rassicura De Tullio. Olivieri, in un altro messaggio audio, sollecita ulteriormente: «riferisce di continuare a portare gente al voto perché i collaboratori degli altri competitor stanno pagando gente nei pressi della Fiera e di darsi quindi da fare».