Francesca Pascale fa saltare i nervi a Roberto Vannacci: “Lei nasconde qualcosa che reprime fin dall’infanzia”
Francesca Pascale e Roberto Vannacci protagonisti di un confronto televisivo su temi scottanti come omofobia e politica, con uno scontro dialettico diretto.
Scontro tra Pascale e Vannacci nel talk di Massimo Giletti
Nel corso della prima puntata del nuovo talk show Lo stato delle cose, condotto da Massimo Giletti, è avvenuto un acceso confronto tra l’attivista Francesca Pascale e l’eurodeputato Roberto Vannacci. Durante la trasmissione, la Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, ha lanciato accuse dirette contro Vannacci, suscitando una vivace reazione da parte del politico.
“Lei non fa altro che nascondere qualcosa che reprime fin dalla nascita,” ha affermato la Pascale, riferendosi alla presunta omofobia di Vannacci. Secondo l’attivista, l’eurodeputato rappresenterebbe una linea di pensiero intollerante e retriva. Pascale ha anche affermato che Vannacci, al massimo, potrebbe ottenere “500mila voti”, suggerendo una mancanza di consenso popolare per le sue posizioni. Da parte sua, Vannacci ha replicato in modo deciso: “Le sue sono parole dette in libertà, le moderi perché non ci conosciamo.”
Le posizioni divergenti e il confronto sulla questione omofobia
Il dibattito ha assunto toni ancora più accesi quando la Pascale ha commentato il contenuto del libro scritto da Vannacci, accusandolo di essere prevenuto nei confronti delle donne e di perpetuare stereotipi discriminatori. “Il libro non solo l’ho letto, ma posso affermare che lei è prevenuto nei confronti delle donne,” ha dichiarato l’attivista.
La risposta di Vannacci non si è fatta attendere: “Non ci sono offese nel mio libro, e molti giudici si sono già espressi a riguardo. Esorto la signora Pascale a leggerlo perché, a mio parere, non l’ha fatto”. Il generale ha poi respinto le accuse di omofobia, affermando che nel suo libro non promuove alcuna forma di discriminazione: “Gli orientamenti sessuali fanno parte dei gusti. Io non voglio che si insegni l’ideologia di genere e non credo che gli omosessuali debbano considerarsi privilegiati.”
La replica di Vannacci e la conclusione del confronto
Nel proseguire la discussione, Roberto Vannacci ha ribadito la sua posizione in merito ai diritti LGBT+, precisando di non opporsi alla libertà individuale, ma di non accettare ciò che definisce “prevaricazione del sentire comune”. In particolare, il generale ha affermato di non volere “quote arcobaleno” e di essere contrario all’insegnamento dell’ideologia di genere nelle scuole. Vannacci ha concluso dicendo: “Se ho bisogno di farmi analizzare, vado da uno specialista e non certo da lei.”