Scoperte delle molecole che stordiscono l’olfatto delle zanzare

Scoperte delle molecole che stordiscono l'olfatto delle zanzare

Sappiamo purtroppo per esperienza vissuta che ciò che attira le zanzare è l’odore che permette di individuare la preda e di succhiarle il sangue; ma una straordinaria scoperta degli scienziati del Dipartimento di Agricoltura di Gainesville in Florida potrebbe archiviare definitivamente il problema per le povere vittime dei fastidiosi insetti. E’ stato infatti presentato al congresso dell’American Chemical Society uno studio che individua alcune sostanze che impediscono alle zanzare di percepire l’odore della vittima che sarebbero già presenti sulla pelle umana.

La scoperta, secondo quanto ha affermato Ulrich Bernier potrà essere utile soprattutto in quei casi in cui le zanzare siano portatrici di gravi malattie a volte mortali come accade nelle regioni della fascia climatica tropicale; pensiamo sicuramente alla malaria, ma anche ad un tipo raro di encefalite provocata dalla puntura di una zanzara dell’America. In totale sono circa un milione i decessi causati dalle punture di queste zanzare ogni anno.

I repellenti attualmente impiegati hanno un efficacia che dura poche ore e sono a base di una sostanza chimica detta Deet (dietitoluamide).

Solo gli esemplari femmine di questi insetti hanno bisogno di succhiare il sangue per produrre una proteina destinata al nutrimento delle uova fertili e la loro capacità olfattiva arriva a percepire la presenza di un essere umano lontano fino a 100 metri.

Esistono alcune sostanze che hanno la capacità di annullare l’olfatto delle zanzare sino a renderle indifferenti all’odore umano; pensiamo alla 1-methylpiperazine già contenuta in alcuni cosmetici e medicinali che potrebbe essere impiegata anche per questo scopo.

E’ proprio questa la ricerca condotta sui repellenti chimici che la Mosquito and fly Unit del Dipartimento di Agricoltura di Gainesville conduce sin dal 1940.

Ci sono poi alcune sostanze prodotte dalla pelle o generate dai batteri presenti su essa che rendono più “appetitose”alcune persone piuttosto di altre rispetto al gradimento delle zanzare e sin dagli anni 90 gli studi in questo senso hanno cercato di scoprire quali potessero essere le sostanze secrete dalla pelle umana ad esecitare maggior attrattiva.

E’ stato infatti provato da Bernier ed il suo team che alcuni odori emessi attraverso la sudorazione fossero in grado di attrarre maggiormente  le zanzare; l’esperimento consisteva nell’analizzare il comportamento degli insetti rinchiusi all’interno di una particolare gabbia separata da uno schermo e su un lato di essa venivano spruzzate delle sostanze per verificare l’effetto che provocavano. Ad esempio l’acido lattico componente caratteristico del sudore umano esercitava un’enorme attrattiva sul 90 % delle zanzare presenti , mentre la  presenza di altri composti non suscitava alcun tipo di reazione , gli insetti addirittura non si alzavano in volo;  altre sostanze poi generavano confusione. Bernier ha spiegato così il fenomeno: “ Se si mette la mano in una gabbia dove sono stati rilasciati questi inibitori, quasi tutte le zanzare restano ferme e non riconoscono la presenza dell’arto. Noi la chiamiamo anosmia o iposmia, cioè l’incapacità o una ridotta capacità di sentire gli odori”.