Alzheimer, i medici indicano la dieta per combattere la malattia

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Il morbo di Alzheimer colpisce nel mondo più di 20 milioni di persone ed alcuni medici ritengono che nei prossimi anni il numero dei pazienti raddoppierà.

Sono moltissime le ricerche che sono state effettuate per cercare di comprendere come nasce il morbo di Alzheimer e soprattutto in che modo si può fermare la terribile malattia o addirittura sconfiggerla.

L’Alzheimer è una malattia che si manifesta, nella stragrande maggioranza dei casi,dopo i 65 anni cancellando in modo lento ma costante la memoria del paziente.

Il morbo di Alzheimer è una malattia in molti casi genetica.

A Roma si è tenuto qualche giorno fa un convegno sull’ Alzheimer al quale hanno partecipato medici provenienti da tutto il mondo.


I medici ed i ricercatori che hanno partecipato all’importante manifestazione hanno convenuto che, per combattere il morbo di Alzheimer, ha un ruolo importantissimo l’alimentazione.

La manifestazione è stata organizzata dal Policlinico Gemelli di Roma e dall’Ospedale Fatebenefratelli.

I medici hanno sostenuto che l’alimentazione è importantissima per cercare di bloccare il processo di logoramento, dovuto al tempo, delle cellule del cervello umano.

Secondo i medici che hanno partecipato al convegno è importantissimo non far mancare mai nella propria dieta il pesce azzurro ricco di vitamine che proteggono le cellule celebrali dal logorio del tempo.

Il direttore dell’Unità di Dietetica del Policlinico Gemelli, il professor Giacinto Miggiano ha consigliato un piatto la “ricciola marinata all’aceto balsamico bianco con neve di melograno” che è ricco di vitamine, toccasana per le cellule celebrali.

Il professor Giacinto Miggiano sull’alimento consigliato ha detto che: “Si tratta di un piatto dalle qualità organolettiche e nutrizionali particolari, ad elevato contenuto di acidi grassi omega 3, di vitamine B1 e B6, altre vitamine (B12), e a ridotto contenuto di rame, indicato nelle persone con malattia neurodegenerativa, che tiene conto delle indicazioni supportate da studi scientifici eseguiti anche su campioni numerosi di popolazione”.