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L’attacco di Romano Prodi a Giorgia Meloni, “Donna sola al comando…prepariamoci ad andare a governare”

Romano Prodi, intervenendo a Milano durante un evento di Comunità democratica, sottolinea l’importanza della partecipazione collettiva e il ruolo centrale del Pd nel centrosinistra.

Prodi: “Democrazia è partecipazione, basta con il mito dell’uomo solo al comando”

Romano Prodi ha partecipato all’evento organizzato a Milano da Comunità democratica per sostenere Ernesto Maria Ruffini come possibile leader di un’alleanza centrista. Durante il suo intervento, l’ex premier ha posto l’accento sulla necessità di un maggiore coinvolgimento democratico: “Era ora che cominciassimo a parlare, siamo stati muti per troppo tempo. La democrazia si salva solo con la partecipazione”.

La frase, accolta con applausi dai presenti, è stata percepita come una critica implicita al governo di Giorgia Meloni. Prodi ha ribadito l’importanza di superare il modello dell’uomo o della donna sola al comando, un approccio che ritiene dannoso per la democrazia.

Un Pd centrale e aperto per un’alleanza vincente

L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco come Graziano Delrio, Pierluigi Castagnetti, Lorenzo Guerini, Maria Elena Boschi e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Prodi ha cercato di rafforzare il ruolo del Partito Democratico come perno del centrosinistra: “Il Pd è l’unico partito per la sua forza in grado di indicare strumenti e percorsi per costruire il futuro. Se sarà capace di apertura e condivisione, potrà costruire un’alleanza vincente.”

Pur escludendo la nascita di un nuovo partito, Prodi ha sottolineato il contributo indispensabile dei cattolici democratici: “Non penso a un partito dei cattolici, ma al loro apporto fondamentale per costruire un Paese più giusto e dinamico.”

Le critiche al governo e le sfide future

In video-collegamento, Prodi ha criticato l’attuale esecutivo, accusandolo di immobilismo di fronte alle sfide economiche globali. “Da quasi due anni assistiamo a un calo della produzione industriale. Si tratta di una crisi strutturale e non congiunturale. Il governo italiano non ha una politica capace di collegarsi con il resto del mondo e di reagire ai cambiamenti globali.”

Ha inoltre evidenziato la necessità di affrontare temi cruciali come il lavoro giovanile e la precarietà: “Il livello salariale attuale non permette nemmeno ai giovani di costruire una famiglia. Questo deve essere il primo tema da affrontare per preparare il futuro.”

Prodi ha concluso il suo intervento con un appello alla preparazione per il confronto elettorale del 2027: “Dobbiamo prepararci a un governo di cambiamento che abbia la durata di tutta la legislatura.”