Giorgia Meloni vola a Washington da Trump: è l’unico premier Europeo invitato all’Inauguration Day
La premier Giorgia Meloni parteciperà all’insediamento di Donald Trump. Un incontro informale con il presidente americano e altri leader sovranisti è tra gli obiettivi.
Un evento storico: Meloni unica leader europea presente
Giorgia Meloni sarà la prima premier italiana della Seconda Repubblica a partecipare all’Inauguration Day di un presidente degli Stati Uniti. L’evento, previsto domani nella rotonda del Campidoglio di Washington, segnerà l’insediamento di Donald Trump, che torna alla guida degli Usa.
La presenza della premier italiana è un segnale politico significativo: Meloni sarà l’unica leader europea all’evento, dato che anche il primo ministro britannico Keir Starmer non è stato invitato, rompendo una lunga tradizione diplomatica. Secondo fonti vicine a Fratelli d’Italia, la premier punta a strappare un breve incontro con Trump, prima o dopo la cerimonia.
Delegazione FdI e manovre interne al centrodestra
Meloni sarà accompagnata da una delegazione di Fratelli d’Italia, composta dai deputati Andrea Di Giuseppe, Antonio Giordano e dall’europarlamentare Carlo Fidanza. La scelta della premier di guidare personalmente la delegazione ha spiazzato il vicepremier Matteo Salvini, che puntava a rappresentare il governo italiano qualora Meloni avesse rinunciato.
Secondo fonti interne, la decisione di Meloni è stata presa per evitare di cedere visibilità internazionale al leader leghista. Salvini, pur informato con anticipo, non ha nascosto il suo disappunto.
Obiettivi e retroscena della visita
L’obiettivo principale della premier è consolidare i rapporti tra Italia e Stati Uniti, considerati un partner strategico cruciale. Oltre a Trump, Meloni potrebbe incontrare Elon Musk, secondo quanto riferito dal suo staff.
La trasferta americana, ufficializzata solo nella notte di venerdì, è stata preceduta da una fitta serie di consultazioni. Fonti vicine a Palazzo Chigi rivelano che Meloni si è confrontata con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per evitare che la sua presenza all’evento fosse interpretata come uno sgarbo diplomatico nei confronti di Bruxelles.
L’agenda della premier prevede ulteriori tappe nei prossimi giorni, con visite ufficiali in Arabia Saudita, Bahrein e Serbia, a dimostrazione di una strategia di politica estera sempre più attiva.