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Meloni indagata: Barbara Berlusconi, “Sembra un déjà vu, Giustizia orologeria come con mio padre”

Il caso Almasri riaccende i riflettori sulle dinamiche giudiziarie e politiche: Barbara Berlusconi paragona la vicenda di Giorgia Meloni a quella del padre nel 1994.

Meloni e l’indagine sul caso Almasri

L’avviso di garanzia ricevuto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per peculato e favoreggiamento nel caso Almasri, ha suscitato un forte dibattito politico. Durante un’intervista al Tg1, Barbara Berlusconi ha espresso solidarietà alla premier, evocando il parallelismo con l’avviso di garanzia che coinvolse suo padre, Silvio Berlusconi, nel 1994.

“La coincidenza dell’avviso di garanzia alla premier contestualmente alla riforma sulla separazione delle carriere dei magistrati non può passare inosservata”, ha dichiarato Barbara. “Il pensiero va a quando mio padre ricevette un avviso di garanzia mentre presiedeva il G7 a Napoli. Non so se si tratti di ‘giustizia a orologeria’, ma il sospetto è legittimo”.

Le parole di Tajani e il sostegno alla premier

Il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha commentato la vicenda esprimendo preoccupazione per l’indagine e ribadendo il suo sostegno a Meloni: “Difendo la separazione dei poteri e condanno scelte che suonano come una ripicca per la riforma della giustizia”.

Le dichiarazioni di Tajani e Barbara Berlusconi riportano alla memoria il caso che coinvolse il Cavaliere nel 1994. Durante il G7 di Napoli, Silvio Berlusconi, da poco eletto presidente del Consiglio, ricevette un invito a comparire da parte della procura di Milano.

Un déjà vu per la politica italiana

Quell’episodio segnò profondamente la politica della Seconda Repubblica e la carriera di Silvio Berlusconi, che più volte ha denunciato di essere stato vittima di una persecuzione giudiziaria. Anche allora, come oggi, il dibattito si focalizzò sul ruolo della magistratura e sui rapporti con la politica, sollevando domande che restano al centro dell’agenda pubblica.