Luigi Di Maio confermato inviato Ue per il Golfo, in arrivo altro prestigioso incarico per il Medio Oriente
Luigi Di Maio continuerà a ricoprire il ruolo di Rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo per altri due anni. La conferma è arrivata dal Consiglio Affari Esteri dell’Ue, che ha ufficializzato il rinnovo dell’incarico, affidato all’ex ministro italiano nel giugno 2023. Il suo compito sarà quello di rafforzare i rapporti tra i 27 Stati membri e i Paesi del Golfo, promuovendo stabilità e sicurezza nella regione.
Ma la vera novità riguarda un possibile secondo incarico: Di Maio potrebbe essere nominato anche Rappresentante speciale Ue per il processo di pace in Medio Oriente, un compito delicatissimo in un contesto di forte tensione tra Israele e Hamas.
Un annuncio in anticipo: il tweet poi cancellato
L’anticipazione del doppio incarico è arrivata da un tweet ufficiale del Consiglio Ue, che recitava:
“Il Consiglio Ue nomina Eduards Stiprais come nuovo Rappresentante speciale dell’Ue per l’Asia centrale. Estende il mandato di Luigi Di Maio come EUSR per il Golfo. Egli agirà anche come EUSR per il processo di pace in Medio Oriente fino al 1° giugno 2025”.
Tuttavia, il post è stato cancellato poco dopo, poiché la decisione non è ancora formalmente approvata. Fonti interne all’Unione Europea hanno spiegato che la nomina era prevista per il 26 febbraio, ma è stata rimandata per ulteriori discussioni tra gli ambasciatori dei 27 Stati membri.
Missione delicata: il “processo di pace” in un contesto di guerra
Se confermato, l’incarico affidato a Di Maio sarebbe particolarmente complesso. Al momento, parlare di processo di pace tra Israele e Palestina è quasi impossibile: la situazione a Gaza è drammatica e il conflitto tra Israele e Hamas resta aperto, con pochi segnali di distensione.
Inoltre, le recenti dichiarazioni di Donald Trump, che ha ipotizzato una “Riviera del Medio Oriente” a Gaza, alimentano ulteriori tensioni. L’Unione Europea sta cercando di mantenere un ruolo attivo, come dimostra l’invio di osservatori al valico di Rafah. Tuttavia, rilanciare un reale dialogo di pace sembra una sfida titanica.
La decisione ufficiale sul secondo incarico per Di Maio è attesa nei prossimi giorni, ma le fonti europee lasciano intendere che l’ex ministro italiano sia il candidato principale per il ruolo.