Boldrini contro il protocollo Italia-Albania: “L’Italia sequestra i migranti in mare”
L’ex presidente della Camera Laura Boldrini attacca duramente l’accordo tra Italia e Albania per la gestione dei migranti, definendolo un “fallimento” della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ma le sue dichiarazioni su un presunto “sequestro di persona” da parte della Marina sollevano polemiche.
L’attacco di Boldrini: “Due cattedrali nel deserto”
Intervenendo alla presentazione del report Oltre la frontiera. L’accordo Italia-Albania e la sospensione dei diritti, redatto dal Tavolo Asilo e Immigrazione, Laura Boldrini ha criticato aspramente il protocollo siglato tra Roma e Tirana per l’apertura di due centri per migranti in Albania.
“Il protocollo Italia-Albania è un accrocco, una finzione e un grande fallimento della presidente del Consiglio sulle spalle dei migranti”, ha dichiarato l’ex presidente della Camera.
Secondo Boldrini, i migranti che verranno trasferiti nei centri albanesi sono persone vulnerabili, che hanno già sofferto nei centri di detenzione in Libia e che avrebbero bisogno di cure e protezione.
Inoltre, ha puntato il dito contro i costi dell’operazione, sostenendo che i contribuenti italiani hanno finanziato due strutture inutili:
“Si tratta di due cattedrali nel deserto pagate con le tasse degli italiani”, ha accusato.
La polemica sul “sequestro di persona”
Ma a far discutere è soprattutto un’altra dichiarazione di Boldrini, secondo cui il recupero dei migranti in mare da parte della Marina italiana potrebbe configurare un reato di sequestro di persona.
“A che titolo viene fatto questo prelevamento forzoso delle persone in mare?”, ha chiesto la deputata, sostenendo che nelle acque internazionali non si configurerebbe il reato di immigrazione clandestina, ma piuttosto quello di sequestro di persona.
Una dichiarazione che ha immediatamente sollevato polemiche e indignazione. Secondo questa logica, il soccorso in mare di migranti da parte delle autorità italiane non sarebbe più considerato un’operazione di salvataggio, ma addirittura un atto illegale.
La posizione del governo e le reazioni politiche
L’accordo con l’Albania, fortemente voluto dal governo Meloni, è stato salutato positivamente da diversi leader europei, con la Francia che ha persino proposto di replicarlo in altri scenari.
L’obiettivo del protocollo è ridurre la pressione sui centri di accoglienza italiani, velocizzando l’identificazione dei migranti e gestendo i flussi in maniera più efficace.
Nonostante le critiche della sinistra, il governo difende la sua scelta, sottolineando come i centri albanesi siano parte di una strategia più ampia per contrastare l’immigrazione irregolare e garantire una gestione più ordinata e sicura dei flussi migratori.
Le parole di Laura Boldrini hanno quindi acceso un nuovo scontro politico, con la maggioranza che le accusa di strumentalizzare la questione migratoria e di screditare il lavoro delle istituzioni italiane.