NCD e UDC fusione in vista, gruppo unico Camera e Senato

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La politica italiana sta vivendo un momento di grande evoluzione.

Il Partito Democratico è sempre sull’orlo di una clamorosa scissione tra la minoranza e i renziani  e, importante banco di prova per la tenuta del partito, sarà la votazione per l’approvazione del Jobs Act.

Acque agitate anche in Forza Italia dove Raffaele Fitto spinge per un cambio al vertice.

L’ex governatore pugliese sta cercando di prendere il posto di Silvio Berlusconi come  leader degli azzurri.

Anche il Movimento Cinque Stelle sta vivendo un periodo particolarissimo della sua giovanissima storia con la nomina del nuovo direttivo e con Beppe Grillo che sembra si sia defilato dalla direzione del partito.


Sembra, invece, che al centro del panorama politico italiano due partiti stiano per fondersi in uno solo.

Sono il nuovo centrodestra di Angelino Alfano e l’Udc di Pier Ferdinando Casini ,  che dopo la positiva esperienza alle ultime elezioni regionali in  Calabria nelle quali si sono presentati con un’unica lista ottenendo un lusinghiero 9%, hanno deciso di formare un unico gruppo anche al Senato e alla Camera.

A comunicare l’unione in u unico gruppo è stato un comunicato di Angelino Alfano: “Il riferimento all’area popolare rappresenta l’auspicio che l’adesione vada anche oltre il perimetro dei due partiti promotori”.

A suggellare l’unione tra i due partiti di centro è stato anche l’esponente di spicco del NCD, Gaetano Quagliarello che, durante una conferenza stampa organizzata a Lamezia Terme ha dichiarato che: “Per noi la Calabria diventa un modello: quello di esprimere una candidatura autonoma e che poi può aggregare o meno altre forze”.