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Sondaggi 2025, Meloni domina mentre Schlein arranca: il centrosinistra resta fermo al palo

Fratelli d’Italia supera il 30%, il PD recupera ma resta lontano. Cala il M5S, il centrodestra vola verso il 49% dei consensi

Fratelli d’Italia consolida la leadership, Pd in lieve ripresa

Secondo la Supermedia AGI/YouTrend aggiornata all’8 maggio, il panorama politico italiano resta stabile, ma con segnali chiari: Fratelli d’Italia torna a superare la soglia psicologica del 30% (30,1%, +0,6), confermando la leadership di Giorgia Meloni e il forte radicamento dell’area di governo. Aumenta leggermente anche il consenso per il Partito Democratico, che passa dal 21,8% al 22,1% (+0,3), pur restando a quasi otto punti di distanza dal partito della premier.

La segretaria Elly Schlein mantiene la guida della principale forza d’opposizione ma, nonostante la visibilità mediatica e le recenti proposte referendarie, non riesce a ridurre lo scarto né a cambiare il passo della coalizione progressista. Il PD resta stabile nella sua base, ma non mostra ancora segni di espansione.

M5S in affanno, centrodestra avanti a blocco

In calo netto il Movimento 5 Stelle, che perde 0,7 punti fermandosi all’11,8%. Il partito guidato da Giuseppe Conte vive una fase di scarsa incisività politica, segnata da tensioni interne e da una posizione indebolita nei confronti dei due poli principali. Anche Forza Italia arretra (9,2%, -0,4), nonostante il ruolo istituzionale di Antonio Tajani, mentre la Lega resta stabile all’8,7%.

Nel complesso, la coalizione di centrodestra – formata da FdI, Lega, Forza Italia e Noi Moderati – raggiunge un consenso aggregato del 48,9%, crescendo di 0,2 punti in due settimane. Il dato conferma la solidità della maggioranza, capace di mantenere il vantaggio in un contesto politico privo di forti scossoni.

Centrosinistra fermo, Terzo Polo irrilevante

Sul fronte opposto, il centrosinistra si attesta complessivamente al 30%, registrando un lieve calo (-0,1). L’area che riunisce PD, Verdi/Sinistra, +Europa e altri alleati mostra segnali di immobilismo, nonostante le battaglie tematiche condotte sui diritti e sul lavoro. L’attuale livello di consenso non appare sufficiente a contrastare il blocco di governo, e la difficoltà nel coinvolgere elettorati nuovi o disillusi resta evidente.

Il cosiddetto Terzo Polo, formato da Italia Viva e Azione, si mantiene marginale. Italia Viva sale al 2,6% (+0,3), mentre Azione scende al 3,3% (-0,1): insieme non superano il 6%, troppo poco per giocare un ruolo da ago della bilancia. Intanto, Verdi/Sinistra perdono leggermente terreno (6,2%), mentre +Europa cala all’1,7%.