Meloni fuori dai “volenterosi”, Macron la smentisce. Travaglio la difende: “Non è l’Europa, è un club di sabotatori”
Polemica sulla mancata partecipazione dell’Italia al vertice con Macron e i leader europei. Travaglio accusa Parigi e difende la linea della premier.
Vertice esclusivo senza l’Italia, Macron smentisce Meloni
Per la seconda volta in una settimana, i leader di Francia, Regno Unito, Germania, Polonia e Ucraina si sono incontrati per discutere del futuro negoziale dopo Istanbul. Al termine della riunione, si è svolta anche una telefonata con Donald Trump. L’Italia non era presente. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha motivato l’assenza con la volontà di restare coerente con la linea italiana: niente truppe italiane in Ucraina.
Ma il presidente Emmanuel Macron ha smentito pubblicamente questa lettura, dichiarando che non si è parlato di invio di militari, bensì di una possibile tregua. Un botta e risposta che ha alimentato tensioni politiche, generando accuse reciproche e alimentando un nuovo fronte di polemica internazionale.
Travaglio: “Meloni ha fatto bene a tirarsi fuori”
Intervenuto a Accordi&Disaccordi su Nove, il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio ha difeso la posizione di Meloni, pur invitandola a fare di più. “Macron è un noto bugiardo. Il formato Ramstein o quello dei ‘volenterosi’ è solo un gentile eufemismo per indicare dei guerrafondai, sabotatori dei negoziati”, ha detto.
Secondo Travaglio, la retorica francese sull’invio delle truppe non è nuova. “Macron voleva mandare i soldati già il 28 febbraio dell’anno scorso, ben prima che Trump venisse rieletto o che partisse questo nuovo processo negoziale promosso dagli Stati Uniti”, ha ricordato. A suo dire, anche Germania, Regno Unito e Polonia condividono questa linea: “Si sono messi in un mini club che non esiste nel diritto internazionale”.
“Questa non è l’Europa. I veri neutrali faranno il peacekeeping”
Travaglio ha poi criticato la partecipazione di Meloni ai primi due incontri, a Londra e Parigi: “Aveva la faccia di chi non voleva essere lì. Se non vuoi mandare le truppe, perché partecipi a riunioni dove quello è il tema?”. Secondo lui, non è corretto dire che Meloni si isola dall’Europa, perché “quello non è l’Unione Europea. Sono quattro Paesi, ne mancano 24. Non è l’Europa, è un club di volenterosi che si è autoproclamato tale”.
Riferendosi al rischio di escalation con la Russia, Travaglio ha definito provocatorie molte delle recenti scelte occidentali. “Il riarmo di Germania, Polonia e Baltici è una sfida diretta a Mosca. Anche la proposta di un nuovo tribunale stile Norimberga è un atto ostile, così come l’annuncio dell’invio di soldati da parte di due potenze nucleari come Francia e Regno Unito”.
Sul fronte del peacekeeping, il giornalista ha ribadito che la NATO non può essere accettata come forza neutrale. “Putin non avrebbe accettato la NATO nemmeno tre anni fa. I garanti dovranno essere Paesi neutrali. Un esempio? La Turchia, che ospita i negoziati e non si è schierata né con Mosca né con Kiev”, ha concluso.