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Boschi e la sua nuova vita, “Io a Pechino Express? No, cucino gnocchi alla sorrentina a casa mia”

L’ex ministra rivendica il ruolo dell’opposizione e rilancia: “Con la nostra riforma, oggi avremmo un Paese più moderno. Altro che premierato”

“Nessuna nostalgia di Palazzo Chigi, ma questo governo mortifica il Parlamento”

Seduta tra i banchi dell’opposizione, Maria Elena Boschi non rimpiange Palazzo Chigi. Ma lancia bordate senza sconti al governo guidato da Giorgia Meloni, accusandolo di aver trasformato la gestione politica in una macchina propagandistica che zittisce il confronto e agisce per decreti. «No, per carità. Stare al governo è sempre un onore, ma sono contentissima del mio ruolo in Parlamento», dice l’esponente di Italia Viva. «Diventa frustrante solo quando ti scontri con un governo che mortifica il dibattito parlamentare a colpi di fiducia e decreti legge».

Nel mirino anche il decreto sicurezza e il tentativo di far rientrare l’autonomia differenziata “dalla finestra, dopo che la Corte Costituzionale l’aveva buttata fuori dalla porta”.

“Meloni brava a comunicare, pessima a governare”

La critica si fa più affilata quando si parla direttamente della presidente del Consiglio: «Meloni protestava davanti a Palazzo Chigi ai tempi nostri parlando di pressione fiscale da bloccare. Oggi con lei siamo quasi al 43%». Per Boschi, il bilancio della leader di Fratelli d’Italia è disastroso: «In politica interna è un fallimento: produzione industriale in calo da 26 mesi, famiglie sempre più povere, prezzi e bollette in aumento. E in politica estera non è meglio: è fuori da ogni tavolo che conta».

Sul piano internazionale, secondo Boschi, «la Meloni è più spettatrice che protagonista». E ironizza sull’incontro con Vance e von der Leyen “organizzato all’ultimo minuto” durante la messa per l’intronizzazione del nuovo Papa. «Renzi ci aveva visto lungo: è un’influencer, non una leader di governo».

“Il premierato è fermo da un anno. Altro che referendum”

Sulle riforme costituzionali, Boschi rivendica quanto fatto dal suo governo, ricordando che il referendum del 2016 – pur perso – fu il frutto di un processo concreto e arrivato al voto. «La Meloni la riforma non la sbaglia perché al referendum non ci arriva proprio. Il suo “premierato”, sbandierato come madre di tutte le riforme, è bloccato da un anno in commissione».

E su quella famosa promessa – “Se perdiamo, lasceremo la politica” – oggi ammette: «Sì, fu un errore dirlo. Dettato dalla passione. Ma poi siamo tornati al voto, i cittadini ci hanno rimesso in Parlamento. È la democrazia».

“Piccole imprese ignorate. Pressione fiscale e dazi le stanno schiacciando”

Intervenuta alla maratona di Aepi, Boschi si rivolge anche al mondo produttivo: «Le piccole imprese sono fondamentali per l’Italia. Ma sono schiacciate da costi energetici, burocrazia e pressione fiscale crescente». E accusa gli alleati internazionali di Meloni: «Trump e Vance, suoi amici, definiscono le nostre imprese “parassiti”. Noi invece le ringraziamo».

“Io a Pechino Express? No, cucino gnocchi alla sorrentina a casa mia”

Infine, una parentesi privata. Alla domanda se seguirà il compagno Giulio Berruti in un reality come Pechino Express, risponde sorridendo: «No, torno alla Camera. Lui è stato contento, ma io sto bene a casa. Anche perché cucino meglio». Rivendica le sue doti culinarie – «faccio dei buonissimi gnocchi alla sorrentina» – e scherza sul patriarcato: «Non cucino solo io. Chi arriva prima a casa, cucina».