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Todde non lascia, Vannacci attacca: “La sinistra invoca la legalità solo quando le conviene”

Il generale leghista attacca la governatrice sarda dopo il rigetto del ricorso contro la sua decadenza. E promette: “Il conto alla rovescia è iniziato”

«Quelli che chiedono urlando le dimissioni di un semplice indagato oggi invocano i tre gradi di giudizio». Così l’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, commenta la decisione della governatrice Alessandra Todde di restare in carica nonostante il rigetto del ricorso contro la sua decadenza.

Vannacci affonda: “Il conto alla rovescia è iniziato”

L’attacco del generale arriva puntuale e tagliente, nel pieno della polemica sulla legittimità della permanenza di Alessandra Todde alla guida della Regione Sardegna. Dopo che il Tribunale civile ha rigettato il ricorso contro l’ordinanza di decadenza, la presidente ha annunciato la volontà di impugnare la sentenza e continuare a esercitare il proprio mandato. Una decisione che ha scatenato la reazione del centrodestra, in particolare del leghista Roberto Vannacci.

«Questi sono quelli della questione morale», scrive su X l’ex generale, «quelli della scatola di tonno, della legalità quando conviene e del Camposanto», ironizzando su quell’“alleanza larga” che sostiene la governatrice e parafrasando sarcasticamente l’espressione Campo largo.

Il riferimento alla doppia morale della sinistra

«Quelli che chiedono urlando le dimissioni di un semplice indagato», aggiunge Vannacci, «oggi invocano i tre gradi di giudizio». Il riferimento è evidente: secondo l’europarlamentare, la sinistra predicherebbe rigore e giustizia solo quando si tratta di avversari politici, salvo poi difendere a oltranza i propri esponenti. «In Sardegna – conclude – inizia il conto alla rovescia».

Una posizione, quella di Vannacci, che si inserisce in una polemica politica più ampia. Da un lato Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha difeso pubblicamente Todde a Nuoro, accusando il centrodestra di “essere come avvoltoi”. Dall’altro, il fronte leghista e meloniano chiede con forza le dimissioni immediate della presidente, parlando di “delegittimazione istituzionale”.

Todde: “Mi dimetterei solo se i sardi perdessero fiducia in me”

Dal canto suo, la governatrice Alessandra Todde ha risposto chiaramente alle richieste di dimissioni: «Non ho mai pensato di lasciare, mi dimetterei solo se i sardi perdessero fiducia in me». Per ora, Todde intende impugnare la sentenza e continuare a lavorare “nell’interesse della regione”, sostenuta dalla sua coalizione.

Ma il caso è tutt’altro che chiuso. E la tensione politica intorno al suo mandato sembra destinata ad aumentare.