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Referendum, bufera per sconto al cinema solo con la tessera elettorale timbrata. La Lega insorge

Scoppia la polemica su un’iniziativa della sala gestita dal Piccolo America: biglietti scontati solo a chi dimostra di aver votato. Esposto della Lega alle autorità.

Sconto al cinema in cambio del voto: Lega accusa “grave violazione di neutralità”

È polemica a Roma per l’iniziativa promossa dalla sala cinematografica Troisi, che ha annunciato uno sconto sui biglietti riservato esclusivamente a chi presenterà la tessera elettorale timbrata per i referendum dell’8 e 9 giugno. A scatenare le reazioni è stato il fatto che la struttura è gestita dal Piccolo America, associazione culturale attiva in ambito cinematografico, e che usufruisce di fondi pubblici provenienti da Ministero della Cultura, Roma Capitale e Regione Lazio per un ammontare superiore al milione di euro.

A sollevare la questione sono stati Fabrizio Santori, consigliere capitolino della Lega, e Marco Palazzi, consigliere del Municipio XIV, che hanno definito l’iniziativa “un fatto grave e pericoloso”. I due esponenti hanno annunciato di aver presentato una segnalazione formale al Garante per la protezione dei dati personali, all’Agcom e al Ministero della Cultura.

Lega: “Iniziativa discriminatoria e politicamente orientata”

Santori e Palazzi, nella nota congiunta diffusa alla stampa, hanno attaccato duramente l’iniziativa: “Offrire sconti sul biglietto del cinema solo a chi esibisce la tessera elettorale timbrata è un fatto grave e pericoloso, ancor più se promosso da una realtà che opera in uno spazio pubblico come la sala ‘Troisi’, gestita dall’associazione ‘Piccolo America’, che ha ricevuto oltre un milione di euro di fondi pubblici dal Ministero della Cultura, da Roma Capitale e dalla Regione Lazio”.

Secondo i due consiglieri, l’iniziativa rappresenterebbe una forma di discriminazione politica: “Le attività culturali non possono diventare una leva per orientare le scelte politiche dei cittadini, discriminando chi legittimamente decide di non votare e violando il principio di neutralità che deve guidare ogni attività finanziata con risorse pubbliche”.

Chiesta interrogazione in Campidoglio sui fondi al Piccolo America

Nella stessa nota, Santori e Palazzi annunciano ulteriori azioni: “Presenteremo una interrogazione al sindaco Roberto Gualtieri per chiarire modalità, criteri e controlli sull’utilizzo degli spazi pubblici da parte dell’associazione, nonché sulla congruità dei finanziamenti concessi a fronte di comportamenti evidentemente inopportuni”.

La vicenda ha già scatenato un acceso dibattito politico. Il caso della sala Troisi rischia ora di diventare uno scontro istituzionale più ampio, nel pieno della campagna per i referendum dell’8 e 9 giugno.