Giannini accusa Meloni: “In fuga dalla diplomazia, come Trump”, la replica “L’Italia è tornata protagonista”
Durante la trasmissione su La7, l’editorialista di Repubblica attacca duramente la premier: “Assente nei vertici sull’Ucraina, segue solo chi ha più forza”
Giannini contro Meloni: “Una leader che evita le responsabilità”
Nel giorno della manifestazione della sinistra a Roma a sostegno di Gaza, il giornalista ed editorialista di Repubblica, Massimo Giannini, ha lanciato un duro attacco alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo nel programma In Altre Parole condotto da Massimo Gramellini su La7.
Secondo Giannini, la premier avrebbe scelto deliberatamente l’assenza nei vertici internazionali sull’Ucraina, disertando appuntamenti fondamentali per la diplomazia europea. «Giorgia Meloni ha evitato i vertici internazionali sull’Ucraina, scegliendo l’assenza in un momento chiave per la diplomazia europea. Ora si trova davanti a un bivio: sostenere l’alleanza atlantica o allinearsi con chi potrebbe vincere le elezioni americane. Tutti gli indizi portano a Trump, il più forte secondo la sua strategia di sopravvivenza politica», ha affermato Giannini.
Poi l’affondo più diretto: «Meloni come Trump, una leader in fuga dalle responsabilità».
Il centrodestra replica: “L’Italia è tornata protagonista”
Le parole di Giannini sono giunte nelle stesse ore in cui il centrosinistra – Cgil inclusa – ha sfruttato la manifestazione a sostegno di Gaza anche per lanciare un messaggio politico chiaro: votare Sì nei quattro referendum promossi dalla sinistra, proprio nel giorno del silenzio elettorale.
La replica alla narrazione proposta dall’editorialista non si è fatta attendere: lo staff di Giorgia Meloni ha infatti diffuso nuovamente il video pubblicato nei giorni scorsi dalla premier, in cui vengono mostrati tutti gli incontri con i principali leader internazionali avvenuti a Palazzo Chigi. Il messaggio è chiaro: l’Italia, sotto la guida di Meloni, è tornata centrale nello scacchiere geopolitico globale.
Una polemica che infiamma l’ultima fase della campagna
Il confronto si inserisce in un clima politico particolarmente teso, con accuse incrociate tra centrodestra e centrosinistra. Da un lato, i progressisti che denunciano un governo definito “autoritario”; dall’altro, la maggioranza che accusa l’opposizione di strumentalizzare piazze e simboli in spregio alle regole elettorali. Un botta e risposta destinato a proseguire anche dopo il voto.