Va a controllare come procedono i lavori di ristrutturazione insieme al figlio di 4 anni, muratore li chiude in casa e usa violenza per ore
La vittima era entrata nel suo appartamento con il figlio per verificare i lavori quando è stata aggredita dall’operaio incaricato della ristrutturazione.
Grave episodio in un appartamento di Biella
Un grave episodio si è verificato nella mattinata del 7 giugno in un’abitazione di Biella, dove una donna è stata vittima di violenza sessuale all’interno del suo nuovo appartamento, acquistato da poco e in fase di ristrutturazione. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna si era recata nell’immobile insieme al figlio di quattro anni per controllare l’andamento dei lavori. All’interno si trovava il muratore incaricato dell’intervento, un giovane di 24 anni, di origine egiziana.
Una volta entrata, la donna sarebbe stata bloccata all’interno dell’abitazione: l’uomo avrebbe chiuso la porta e nascosto le chiavi, impedendole ogni via di fuga. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, il giovane avrebbe subito iniziato ad aggredirla, minacciandola con una fascetta da elettricista, con la quale avrebbe fatto intendere l’intenzione di strangolarla se avesse opposto resistenza. In un clima di terrore, la vittima è stata costretta a subire più violenze, anche in presenza del figlio piccolo.
La fuga e l’arresto del sospettato
Durante la lunga aggressione, la donna avrebbe adottato un atteggiamento remissivo nel tentativo di proteggere il bambino e cercare una via d’uscita. Fingendo di accettare la situazione, è riuscita a convincere l’uomo a uscire per comprare del cibo. È stato in quel momento che ha colto l’occasione per chiedere aiuto: si è avvicinata a una guardia giurata nelle vicinanze e ha raccontato quanto accaduto.
Nel frattempo, l’operaio si è reso conto che la polizia stava per intervenire ed è fuggito. Le forze dell’ordine sono però riuscite a rintracciarlo poco dopo. Il giovane è stato arrestato e condotto nel carcere di Biella, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.
Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Biella, che ha ascoltato il racconto della vittima. Il Pubblico Ministero ha richiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere per il 24enne.