Bari & Puglia cronaca

Puglia Regionali clamoroso colpo di scena, Decaro alza la voce su Emiliano e Vendola: “O io o loro, altrimenti mi passa la voglia”

L’ex sindaco di Bari chiarisce le condizioni per accettare la candidatura alla presidenza della Regione: nessun ruolo per i predecessori nei prossimi equilibri politici.

La posizione di Decaro: “Nessuna tutela, serve autonomia”

Antonio Decaro, ex sindaco di Bari, ha posto una condizione chiara per accettare la candidatura alla presidenza della Regione Puglia: non vuole tra i candidati i suoi predecessori Michele Emiliano e Nichi Vendola. La dichiarazione è arrivata sabato sera a Lecce, durante un incontro che ha confermato quanto già emerso nei colloqui riservati dei mesi precedenti.

«Senza forzature e senza tutele da parte di nessuno», avrebbe detto Decaro, sottolineando l’esigenza di avviare un nuovo corso senza figure ingombranti a sostegno. Il timore, ribadito da tempo all’interno del suo gruppo, è che la presenza in lista di ex presidenti della Regione possa trasformarsi in una forma di condizionamento politico, alterando l’equilibrio istituzionale del futuro esecutivo.

L’ombra ingombrante degli ex presidenti

Nel ragionamento che circola da mesi tra i sostenitori dell’ex sindaco, si ritiene inopportuno che chi ha guidato la Regione in passato resti coinvolto direttamente nella fase successiva. La presenza di Emiliano, presidente uscente, all’interno del prossimo Consiglio regionale potrebbe generare tensioni e ingerenze. Secondo gli ambienti vicini a Decaro, si tratterebbe di un’anomalia rispetto alla prassi istituzionale: mai, finora, un presidente uscente ha fatto parte del consiglio per “supportare” il proprio successore.

Uno scenario inedito che, secondo lo staff del possibile candidato, rischierebbe di limitare l’autonomia della futura presidenza. Il timore è che Decaro, se eletto, debba continuamente negoziare ogni atto con figure di peso sedute nello stesso organo di governo, minando la possibilità di una gestione politica indipendente. La metafora ricorrente tra i suoi collaboratori è chiara: «Un Consiglio regionale con Emiliano diventerebbe un contropotere».

Le incertezze sulla candidatura

Nel frattempo, lo stesso Decaro avrebbe confidato ad alcuni amici le proprie perplessità sul percorso che si sta delineando. «Mi sta passando la voglia», avrebbe detto, in riferimento alle dinamiche interne e alle tensioni che stanno accompagnando la definizione delle liste. Un malumore che, se confermato, potrebbe rallentare o modificare i piani della coalizione che lo sostiene, lasciando aperta la partita per la guida della Regione.