Il senatore critica l’intesa con Washington: dazi al 15% e vincoli su energia e armi penalizzano le imprese italiane.
Renzi boccia l’intesa con gli Stati Uniti
Il senatore Matteo Renzi giudica “insostenibile” l’accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, che prevede dazi al 15% su diversi prodotti. “L’accordo è insostenibile per le imprese ma soprattutto è insostenibile Giorgia Meloni per le tasche degli italiani. I dazi al 15% sono una Caporetto per la Ue, la dimostrazione che il sovranismo fa male. Soltanto chi vive su Marte può affermare che è sostenibile”, ha dichiarato.
Secondo l’ex premier, l’Italia, essendo un grande Paese esportatore, ha bisogno di apertura dei mercati e non di nuove barriere: “A noi serve la globalizzazione, non il sovranismo. Serve la libertà, non le barriere commerciali. In più ci stiamo legando mani e piedi in due settori strategici”.
Energia e armi al centro della critica
Renzi ha puntato il dito contro le concessioni europee su energia e difesa: “La Ue si è impegnata ad acquistare gas americano per 750 miliardi in tre anni. Io sono filo-Usa, ma una roba del genere significa fare solo gli interessi di Donald Trump. Secondo: non facciamo la difesa europea e impegniamo i singoli Stati membri a comprare da loro i sistemi militari. Ma se tu dai la spada e l’energia a un altro Paese, rinunci alla tua sovranità. D’ora in poi il partito di Meloni non dovrà più farsi chiamare Fratelli d’Italia, ma Fratelli del Connecticut”.
L’ex presidente del Consiglio ritiene che la trattativa sia stata condotta in modo debole: “Contro-minacciare Trump per strappare un accordo migliore era l’unica strada”.
“Von der Leyen ha fatto un disastro”
Nonostante per il commissario europeo Maroš Šefčovič l’intesa sia la migliore possibile, Renzi non è d’accordo: “Assolutamente no. Poco fa, uscendo dall’incontro con Keir Starmer, Trump ha detto che i Paesi che non fanno accordi subiranno dazi fra il 15 e il 20%. Cioè quanto paghiamo noi, senza contare la mazzata su energia e armi. È la prova del macroscopico errore commesso in sede negoziale”.
Renzi ha poi attaccato la Commissione europea: “Alla guida della Ue abbiamo mandato degli algidi burocratici: bisogna avere il coraggio di dire che Ursula von der Leyen ha fatto un disastro con il Green Deal nel primo mandato e ora ha finito il suicidio con i dazi. Dopo questa disfatta la Commissione europea dovrebbe dimettersi in blocco. Io avevo chiesto che fosse Mario Draghi a trattare con Trump, uno capace di alzare la voce. Invece a trattare con il lupo Donald ci abbiamo mandato Cappuccetto Rosso Ursula”.