Barbie è in crisi, calo di vendite si dimette CEO

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Incredibile ma vero, anche le Barbie stanno soffrendo la crisi che da anni attanaglia l’Europa Occidentale.

La Mattel, azienda britannica che produce le mitiche bambole, con un meno 21% ha avuto un pauroso decremento delle vendite.

La crisi delle vendite della bambola, oggetto di culto e imitazione da parte di intere generazioni di ragazzine, ha causato le dimissioni di Bryan Stockton, CEO  della Mattel.

I dirigenti della Mattel stanno cercando di comprendere i motivi che hanno determinato il pauroso calo delle vendite delle Barbie.

In molti ipotizzano che forse l’epoca nella quale le bambine giocavano con le Barbie è quasi del tutto finita perché ora  le adolescenti preferiscono trascorrere il loro tempo libero giocando ai videogame.


Altri ritengono che, rispetto a  qualche anno fa, la concorrenza per la vendita di bambole è cresciuta parecchio.

I dirigenti della Mattel stanno studiando come riproporsi al meglio sul mercato e stanno pensando a nuove iniziative pubblicitarie oltre ad ideare modelli di Barbie mai presentate prima sul mercato.

La prima Barbie fece il suo esordio sugli scaffali dei negozi di giocattoli nel lontano 1959 e da quel momento è stato il gioco preferito di tantissime ragazzine che amavano perdere il loro tempo nel pettinare i capelli biondi lunghissimi e lisci della bellissima bambola o vestirla nel modo più trend possibile.

Gli ultimi dati sulle vendite, però, sono impietosi.

A Natale scorso la Barbie è stata sorpassata nelle vendite dalla bambola Frozen, personaggio ideato dalla Disney.

La bambola Frozen lo scorso Natale ha ottenuto il 20% delle vendite, contro il 16,8% delle Barbie.