‘Ndrangheta maxi operazione con oltre 160 arresti, fermato padre di Iaquinta

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Ieri c’è stata una gigantesca operazione delle forze dell’ordine che ha portato  a più di 160 arresti di  persone accusate di essere affiliate alla ‘ndrangheta.

L’operazione delle forze dell’ordine è avvenuta in diverse regioni italiane ed è partita dalla direzione antimafia di Bologna.

La procura di Bologna ha emesso ieri 117 mandati di cattura e altri 46 ordini d’arresto sono stati firmati dai giudici di Brescia e Catanzaro.

Alle persone arrestate i giudici di Bologna, Brescia e Catanzaro hanno contestato vari reati tra i quali associazione mafiosa, usura ed estorsione.


L’operazione è avvenuta principalmente in Emilia Romagna ma le forze dell’ordine hanno arrestato anche alcuni presunti affiliati alla’ndrangheta residenti nel Nord d’Italia, in Calabria e Sicilia.

Gli arresti sono stati effettati alle prime ore del mattino di ieri.

Per portare a termine l’importante operazione sono stati mobilitati diversi uomini delle forze dell’ordine.

L’operazione delle procure antimafia delle tre città italiane è una delle più grandi mai avvenute nel nostro paese ed ha preso il nome di “Aemilia”.

Le indagini della procura antimafia di Bologna hanno avuto inizio qualche anno fa ed hanno potuto appurare la ramificazione della ‘ndrangheta anche in Emilia Romagna.

Tra gli arrestati figurano l’imprenditore Giuseppe Iaquinta padre del famoso giocatore ex Juventus e della nazionale Vincenzo.

Sono stati oggetto dell’ordine restrittivo dei giudici di Bologna anche alcuni politici locali.

L’operazione della procura antimafia di Bologna ha portato al sequestro di numerosi beni per un valore complessivo di oltre 200 milioni di euro.

Le forze dell’ordine hanno sequestrato a Sorbolo, paese in provincia di Parma, più di 200 abitazioni pari ad un intero quartiere.