Ora legale più infarti il lunedì successivo, negli Usa si valuta abolizione

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Secondo un recente studio condotto negli Stati Uniti d’America l’ora legale, che presto entrerà in vigore, determina un aumento degli infarti.

Alcuni ricercatori dell’università del Michigan hanno appurato che da gennaio 2010 a settembre 2013 i casi di infarto il giorno dopo l’ora legale sono drasticamente aumentati tanto che molti americani hanno pensato di presentare una petizione per abolire definitivamente il cambio dell’ora che, come ogni anno, avverrà l’ultima domenica di marzo.

Quest’anno il passaggio all’ora legale avverrà la notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo quando alle 2 di notte si dovranno spostare le lancette in avanti di un’ora.

I casi di infarto che avvengono il giorno dopo il passaggio all’ora legale, secondo i ricercatori dell’università del Michigan, sono quasi 4 volte superiori a quelli che normalmente si verificano durante l’arco dell’anno.

L’aumento del numero dei casi di infarto è in incremento anche nei quattro lunedì successivi al cambio dell’ora e, secondo uno dei ricercatori dell’università del Michigan, il cardiologo Hindter Gurm, la causa che provoca l’aumento degli infarti deriva dalla circostanza che molti pazienti non riposano a sufficienza durante la notte.

Gli italiani, a differenza degli americani, non sono così convinti di abolire l’ora legale.


Metà della popolazione è favorevole all’abolizione, l’altra metà è decisamente contraria.

L’introduzione dell’ora legale in Italia avvenne per avere un deciso risparmio del consumo energetico  dovuto all’ora in più di sole.

Ma molti sono stati gli studi che hanno cercato di comprendere se spostare di un’ora l’orologio provoca problemi o meno alla salute.

Secondo alcuni studi medici, lo spostamento di un’ora in avanti delle lancette nell’ultima domenica di marzo, potrebbe determinare cambi d’umore, possibili problemi di ansia e insonnia.

Sintomi come l’insonnia e gli sbalzi di umore pian piano che i giorni passano tendono a diminuire mentre, se persistono gli stati di ansia è consigliabile consultare un medico specializzato.