Naufrago dopo 66 giorni nell’Atlantico è stato ritrovato

Naufrago-dopo-66-giorni-nell-Atlantico-è-stato-ritrovato

Questa storia è degna di una trama di qualche film d’avventura, per fortuna, a lieto fine.

E’ la storia di Louis Jordan un giovane uomo, decisamente avventuroso, di trentasette anni che, per la passione del mare, ha deciso di costruire da se una barca con cui andare a pesca.

E’ accaduto, però, che due mesi fa ha preso il largo e nessuno ha più saputo nulla di lui.

La madre, Norma Davis, racconta che « … lo aspettavamo e non tornava. Sapevamo che era successo qualcosa. Per noi è un miracolo. Siamo così scossi ed emozionati che sia stato ritrovato vivo … Festeggeremo una Pasqua stupenda».

Il padre del ragazzo, aveva provveduto a sporgere denuncia e così le autorità si erano messe alla ricerca di questo ragazzo ma, per due mesi, di lui non vi è stata alcuna traccia.

Il ragazzo aveva salpato il 23 gennaio scorso e da allora nessuna sua notizia più.

Per questo le autorità lo avevano cercato per lunghissime tratte e, precisamente, dal New Jersey a Miami ma ormai i genitori cominciavano a perdere la speranza di ritrovarlo.


Anche se nessuno ci credeva il ragazzo è stato cercato anche a terra nel caso in cui avesse voluto volontariamente far perdere le proprie tracce ma, come del resto ne erano convinti i genitori, questa possibilità era nulla perché la madre e il padre che conoscono molto bene il loro ragazzo sapevano che non avrebbe avuto alcun motivo per voler sparire nel nulla.

Nonostante le ricerche fossero state sospese, finalmente martedì scorso  una petroliera tedesca si  accorta che in acqua, a 200 miglia al largo di Cape Hatteras c’era un uomo su di una barca e avevano provveduto ad avvisare la Guardia Costiera di Portsmouth, in Virginia.

Tratto in salvo,  Louis Jordan ha raccontato di essersi ferito e di essersi nutrito di tutto il pesce che riusciva a pescare.

Per fortuna la buona sorte lo ha assistito ma  l’imprudenza l’ha comunque pagata cara per essere rimasto in balia dell’acqua per due mesi senza sapere, fino all’ultimo, quale sarebbe stato il suo destino.

Per fortuna non si è scoraggiato e ha tenuto duro, riuscendo fino al momento del salvataggio a rimanere lucido e a non perdere la speranza che qualcuno lo avvistasse e lo aiutasse a ritornate a casa, sulla terra ferma.