Lombardia, leghista Pagani nominato garante per l’infanzia ma è polemica

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In Lombardia molte polemiche sta suscitando la nomina, come garante per l’infanzia e l’adolescenza, di Massimo Pagani, militante del Carroccio vicino al segretario Matteo Salvini.

Massimo Pagani, già assessore provinciale alla Famiglia, è stato eletto dai consiglieri dalla maggioranza di centrodestra della regione Lombardia con 44 voti.
Hanno votato contro la sua nomina i consiglieri di opposizione del centrosinistra e del movimento cinque stelle.
Le furiose polemiche sono nate subito dopo la nomina di Massimo Pagani a garante per l’infanzia e l’adolescenza e riguardano, in particolare, alcuni  post del politico leghista su Facebook.

In alcuni post  il politico leghista inneggia all’uso delle ruspe per abbattere i campi rom anche per sottolineare la sua vicinanza al pensiero polito del segretario del partito Matteo Salvini.

Altri post che appaiono sulla pagina ufficiale dell’esponente leghista fresco di nomina come garante per l’infanzia e l’adolescenza per la regione Lombardia riguardano l’ex ministro Kyenge e la denuncia di alcuni maltrattamenti subiti dalle donne da parte di uomini di religione musulmana.

Un altro post, sempre sui social network di Massimo Pagani che ha fatto molto discutere, è quello apparso lo scorso undici aprile.

L’esponente leghista ha postato quattro giorni fa una foto di un uomo, del quale non si vede il volto, con una pistola.

Massimo Pagani ha postato la foto della pistola in primo piano per dimostrare il suo apprezzamento all’approvazione delle nuova legge sulla legittima difesa.

Il post della foto con una pistola in primo piano è stato in seguito rimosso dal profilo Facebook di Massimo Pagani.

La nomina di Massimo Pagani è avvenuta in Regione alla sesta votazione dopo che nelle cinque precedenti non si era raggiunto il quorum.


Il nuovo garante per l’infanzia e l’adolescenza della regione Lombardia percepirà circa 1.200 euro lordi al mese.

La figura del garante per l’infanzia e l’adolescenza è stata istituita dal consiglio regionale lombardo dal 2009 ma fino ad ora questa carica non è stata ricoperta da nessuno.

Lo scopo che si dovrà prefissare il nuovo garante per l’infanzia e l’adolescenza della regione Lombardia è quello di: “Promuovere, garantire e vigilare sulla piena attuazione dei diritti e degli interessi individuali e collettivi delle persone minori di età”.

Dure sono state le reazioni alla nomina di Massimo Pagani, come garante per l’infanzia e l’adolescenza, da parte di molti esponenti lombardi del centrosinistra.

Umberto Ambrosoli, che è stato il candidato della coalizione di centrosinistra come governatore della Lombardia, subito dopo la nomina di Massimo Pagani ha twittato il seguente messaggio: “Un controsenso vivente”.

Il consigliere regionale Lucia Castellano, eletta nelle file della Lista Ambrosoli ed ex direttrice di un istituto penitenziario in provincia di Milano sulla nomina di Massimo Pagani ha rilasciato le seguenti  dichiarazioni: “La persona sbagliata al posto sbagliato: una vergogna”.

Il gruppo consigliare della Lega Nord alla regione Lombardia in difesa di Massimo Pagani ha reso noto che l’ex assessore provinciale alla famiglia durante il suo mandato: ” … ha realizzato per esempio la prima casa per genitori separati  e ha favorito una partnership per sostenere il centro di assistenza minori che ospita i bambini sottratti ai genitori con decreto del Tribunale”.

Massimiliano Romeo consigliere leghista alla regione Lombardia e capogruppo del Carroccio in consiglio regionale ha così commentato la nomina di Massimo Pagani: “Si tratta di una persona che ha già ben operato nel settore dei minori e delle politiche familiari con risultati lusinghieri. Stiamo parlando di un ruolo importante in cui non può mancare il rispetto dei valori che la Regione sta portando avanti da anni e che sono antitetici rispetto alla visione della famiglia che la sinistra, poco democraticamente, sta cercando di imporre”.