Gabriele Paolini rinvio a giudizio per violenza sessuale palpeggiò giornalista

Gabriele Paolini, il più famoso disturbatore tv, non è più agli arresti domiciliari, infatti lunedì 13 luglio il giudice di Roma gli ha revocato sia la misura appunto degli arresti domiciliari che l’altra misura restrittiva, l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.

Ma comunque Gabrile Paolini è sempre nel pieno delle sue vicende giudiziarie, infatti ha ricevuto un’ulteriore richiesta di rinvio a giudizio, questa volta per violenza sessuale e interruzione di pubblico servizio.

Infatti, la Procura di Roma ha chiesto anche il rinvio a giudizio per l’accusa di violenza sessuale aggravata e interruzione di pubblico servizio.

Questa accusa si riferisce ad un accadimento di cui Paolini si rese protagonista nel lontano 2011 quando, durante una diretta tv toccò il didietro di una giornalista del tg1 mentre quest’ultima era impegnata a fare un servizio, peraltro in diretta.

Il servizio era da piazza San Giovanni a Roma.

La giornalista dovendo reggere una diretta fu , dunque, costretta a «subire atti sessuali» per mano del Gabriele Paolini.

Dopo aver toccato la giornalista rai, Paolini se la prese anche con il direttore della rai di allora e si spinse a tal punto che il telegiornale dovette subire una brusca interruzione.

Finita la diretta, però, la giornalista decise di denunciare Paolini e così il Tribunale di Roma procedette nei confronti di Gabriele Paolini.

Dopo l’udienza di lunedì 13 luglio la prossima udienza si terrà il  10 novembre quando il giudice Anna Maria Gavoni dovrà esprimersi sulla richiesta della Procura.