Roma, rivolta residenti scontri tra polizia e manifestanti di CasaPound

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Una situazione a Roma che sta sempre più diventando esplosiva quella tra migrati che hanno trovato rifugio nella capitale e i residenti che vivono nelle vicinanze delle abitazioni dove è stata data ospitalità a molti stranieri.

Ieri ci sono stati accesi scontri tra polizia schierata a difesa dei profughi e residenti tra i quali c’erano anche simpatizzanti di CasaPound.

Solo qualche giorno fa lo scontro tra cittadini e migranti era avvenuto a Treviso, ieri invece la rivolta contro gli stranieri si è spostata a Roma provocando diversi danni e alcuni feriti.

I tafferugli tra migranti e residenti si sono verificati a Casale San Nicola, un quartiere che si trova a nord di Roma.

Gli scontri sono avvenuti tra gli uomini della polizia e manifestanti ed hanno provocato l’arresto di due persone e il fermo di 15 altri manifestanti dei quali gli inquirenti in queste ore stanno valutando la posizione.

A scatenare lo scontro è stato l’arrivo durante il corteo di protesta di alcuni stranieri che dovevano essere trasferiti nell’edificio che prima ospitava la scuola Socrate.

Sono in tutto quattordici i poliziotti che hanno riportato contusioni in seguito ai tafferugli scoppiati con i manifestanti.

Il leader storico di casaPound, Davide Di Stefano, ha dichiarato che durante le cariche della polizia sono stati colpite anche donne e anziani che erano lì a manifestare per cercare di difendere la tranquillità del loro quartiere.

Da mesi i residenti di Roma Nord chiedono che i rifugiati ospitati all’ex scuola Socrate siano trasferiti in altre località.

Al momento, però, l’amministrazione comunale Marino non ha ancora preso provvedimenti.