Aldo Moro il Ris riapre il caso, si indaga su nuova testimonianza

Aldo-Moro-i-Ris-indagano-sui-reperti-di-Via-Gradoli-riaperto-il-caso

Presto si potranno scoprire clamorose novità sul caso Aldo Moro, lo statista ideatore del compromesso storico barbaramente ucciso nel 1978 dalla Brigate Rosse.

A lavoro sul caso ci sono i Ris, reparto dei carabinieri altamente specializzato nelle ricerche scientifiche e nel risolvere i casi più difficili con gli esami e le tecnologie più avanzate.

Aldo Moro è stato uno dei più grandi statisti che l’Italia abbia mai avuto.

Nella sua carriera politica è stato nominato per 5 volte presidente del consiglio, segretario e presidente della Democrazia Cristiana.

Aldo Moro fu rapito  il 16 marzo del 1978.

Un caso che scosse tutta l’Italia e il mondo intero.

Giorni bui per il nostro paese quelli del rapimento e dell’assassinio di Aldo Moro.

Era il lontano 1978 quando Aldo Moro fu rapito da un gruppo di terroristi delle Brigate Rosse.

Il caso in questi giorni improvvisamente si è riaperto grazie all’apposita commissione parlamentare istituita per cercare di scoprire le verità sul rapimento dello statista pugliese della Democrazia Cristiana.

La Commissione ha chiesto al corpo speciale dei Ris dei Carabinieri di indagare sui reperti ritrovati dopo l’irruzione nell’appartamento di Via Gradoli a Roma che è stato per molti giorni la prigione di Aldo Moro.

In particolare, tra i tanti reperti che furono recuperati dai carabinieri dopo l’uccisione di Aldo Moro, la commissione d’inchiesta parlamentare ha chiesto ai Ris di effettuare gli esami più sofisticati del DNA sugli abiti che Aldo Moro indossava quando fu ritrovato il suo corpo senza vita il 9 maggio del 1978.

Nuovi esami che potrebbero riaprire le indagini su uno degli omicidi più efferati avvenuti negli ultimi anni.

Sembrerebbe che, a fare decidere la commissione di chiedere l’intervento dei Ris, siano state le testimonianze di una donna, di cui non si conoscono le generalità, che avrebbe riferito che ogni mattina nel covo di via Gradoli usciva un uomo che aveva “gli occhi di ghiaccio” e che indossava la divisa dell’Aviazione.

L’uomo, sempre secondo la testimonianza della donna, per tutto il periodo di prigionia in Via Gradoli di Aldo Moro avrebbe vissuto nel covo delle Br.

La donna ha anche parlato dell’improvviso trasloco effettuato dal parte dei brigatisti il giorno 18 aprile 1978 dalle ore 24,00 alle 5,00 di mattina.

Il giorno dopo in quel covo di Via Gradoli a Roma la mattina alle 9,30 circa ci fu l’irruzione dei carabinieri che non riuscirono per poche ore a liberare Aldo Moro.