Migranti, Salvini su segretario della Cei è un vescovo comunista

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Un duro confronto su un tema molto scottante come l’immigrazione sta avvenendo, in questi giorni, tra due personalità molto importanti come il segretario della Cei, il vescovo Nunzio Galantino e il leader della Lega Nord, Matteo Salvini.

Galantino, segretario della Cei, in una lunga intervista rilasciata su “Famiglia Cristiana” ha attaccato prima il governo e poi sul leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo e sul segretario della Lega Nord ha detto che: “Hanno criticato pesantemente il Papa, ma hanno visto che può essere controproducente per il loro consenso perché papa Francesco è molto popolare”.

La risposta del leader del Carroccio non si è fatta attendere.

Matteo Salvini al “Corriere della Sera” ha dichiarato che il segretario della Cei è un vescovo comunista e che molte personalità della chiesa hanno un pensiero molto diverso sull’immigrazione rispetto a quello di Galantino.

Il leader della Lega ha attaccato duramente il vescovo Nunzio Galantino dichiarando che: “A pensar male, viene da credere che voglia difendere il business miliardario che una parte minoritaria della Chiesa coltiva grazie agli immigrati”.

Matteo Salvini è stato molto chiaro anche sul Papa, che secondo molti, ha lo stesso pensiero sull’immigrazione del segretario della Cei: “Il Papa è ad un livello troppo alto perché io lo possa giudicare, ma se un vescovo vuole fare politica deve aspettarsi le risposte che si merita. C’è un sacco di gente che non vota Lega e che la pensa come me. Qualcuno me l’ha detto direttamente”.

Il leader della Lega Nord, dopo aver attaccato duramente il segretario della Cei, alla fine della sua intervista  ha detto che su un punto è d’accordo con il vescovo Nunzio Galantino sulla politica fallimentare fino ad ora adottata dal governo sull’immigrazione, con scelte sbagliate che hanno ingigantito il problema.