Terra ci sono molti più alberi di quanto si pensasse 422 per abitante

Terra-è-verde-ci-sono-più-alberi-del-previsto-422-per-abitanteCi sono più alberi sulla Terra di quanto pensassimo è questa la grande novità venuta fuori in seguito ad uno studio condotto da alcuni scienziati americani.

Una scoperta molto importante che rende ancora più consapevoli di quanto siano importanti le nostre foreste e la nostra vegetazione per salvaguardare il nostro ecosistema.

E’ vero che ci sono molti più alberi di quelli che pensassimo ma è anche vero che l’uomo ha già distrutto in pochissimi decenni quasi il 50% della vegetazione esistente.

Uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Yale ha dato un risultato insperato.

Sulla nostra magnifica Terra gli alberi sono un numero maggiore rispetto a quello ipotizzato.

Secondo lo studio, condotto con un vero e proprio censimento degli alberi presenti in ogni angolo della Terra, effettuando oltre 430 mila rilievi gli alberi presenti sul nostro pianeta sono 3 mila miliardi.

Lo studio ha rivelato che ci sono più alberi di quanto prima si pensasse.

Le rivelazioni precedenti erano state fatte con i satelliti e si pensava che per ogni abitante della Terra ci fossero solo 61 alberi.

Secondo le rivelazioni fatte dai tecnici dell’Università di Yale le proporzioni fatte secondo i dati del satellite erano errati: in realtà per ogni abitante della Terra ci sono 422 alberi.

Le zone della Terra dove esistono più alberi si trovano nell’area tropicale e subtropicale.

La ricerca condotta dagli studiosi dell’università di Yale, inoltre, ha stabilito che la mano del uomo si fa sentire sulla vegetazione della Terra.

Gli studiosi degli Stati Uniti d’America hanno reso noto che ogni anno sono più di 15 miliardi gli alberi estirpati.

Dall’inizio del 1900 ad oggi l’uomo ha effettuato un massiccio disboscamento.

L’uomo ha eliminato quasi il 46% della vegetazione esistente provocando un danno enorme all’ecosistema.

Un danno incalcolabile che sta producendo effetti devastanti per il clima e per la presenza sempre più alta nell’aria di anidride carbonica.