Festival Venezia, Everest la tragica storia di un gruppo di scalatori

Festival-di-Venezia-arriva-Everest-che-racconta-la-tragica-spedizione

Una montagna troppo alta da scalare, la vetta del mondo l’Everest.

Una spedizione nel 1996 per conquistare quella vetta ed entrare nella storia poi finita nella tragedia.

L’immane tragedia avvenne il 10 maggio del 1996, una bufera di neve travolse il gruppo di alpinisti  non dando scampo ad alcuni di loro.

Una storia tremenda che è diventata un film visibile anche in 3D.

La Mostra di Venezia è stata aperta con il film “Everest”, che sta conquistando tutti.

I protagonisti sono Jake Gyllenhaal, Josh Brolin e Jason Clarke.

Il film “Everest racconta l’avventura realmente vissuta da una spedizione nel 1996 che si concluse in modo drammatico, perché costò la vita a cinque scalatori e a tre soccorritori.

Della spedizione, però, alcuni componenti si salvarono e hanno voluto regalare la loro presenza alla Mostra di Venezia.

 Di questi sopravvissuti a Venezia sono arrivati Jane Arnhold, interpretata da Keira Knightley e la figlia Sarah che, purtroppo nella spedizione perse il papà quando era troppo piccola per avere dei ricordi di lui.

Il marito di  Jane Arnhold  che era a capo della spedizione, nel film ha il volto di Jason Clarke.

Presente alla mostra di Venezia anche Sarah Hellen, la responsabile della spedizione a cui nel film presta il volto Emily Watson.

Il regista del film “Everest”, Baltasar Kormakur ha dichiarato: “Non abbiamo messo nessuno stupidamente in pericolo. Credo che Jake (Gyllenhaal) l’abbia spiegato molto bene quando ha detto ‘c‘è una differenza fra dolore e ferite.’ Li ho messi in mezzo al dolore, ma senza alcun rischio di danni”.

Anche Jake Gyllenhaal ha voluto rilasciare una dichiarazione e ha detto: “Penso che ci sia una tremenda responsabilità quando cerchi di ricreare qualcosa che è realmente accaduto, non ne ero pienamente consapevole al momento di accettare l’ingaggio e quanto la storia abbia influenzato la famiglia di Scott Fischer e in particolare i suoi figli, che mi hanno contattato perchè preoccupati di come poteva essere interpretato loro padre. E’ stato davvero bello sedersi con loro due e sentire cosa fosse stato questo padre attraverso le loro parole”.

Il film arriverà nei cinema italiani dal 24 di settembre.