Bersani su Senato vuole un’intesa, Boschi no soluzioni a ribasso

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La discussione sulla riforma del Senato si sta facendo politicamente sempre più rovente.

All’interno del Partito Democratico vi sono due fazioni quella della minoranza Dem che vuole un Senato elettivo e quella che è in linea con il pensiero di Matteo Renzi.

In questi giorni sono stati numerose le personalità politiche che hanno voluto dire la loro sulla riforma del Senato.

L’ex segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani chiarisce, sulla sua pagina ufficiale di Facebook, il suo parere sul tanto discusso articolo 2 della riforma sul Senato.

Bersani conferma la volontà di cercare di trovare un accordo con la maggioranza Pd in modo da portare a termine la riforma del Senato ma dichiara che non è stata trovata alcuna intesa sul lodo Boschi-Finocchiaro.

La proposta Boschi-Finocchiaro prevede che sia l’elettore a decidere quale consigliere regionale possa diventare senatore.

Bersani è del parere che: “Non si può scrivere in un articolo della Costituzione una cosa ed in un diverso articolo pleonasticamente un’altra. Non mi sembra questione di maggioranza o minoranza, mi sembra una questione di buonsenso. Bisogna assolutamente trovare un’intesa, lo confermo. Ma le iniziative di sola comunicazione rischiano di peggiorare le cose. Ci vuole una iniziativa sincera e di sostanza”.

La risposta a Pier Luigi Bersani arriva da Cernobbio dove è intervenuta il ministro delle riforme, Boschi.

Maria Elena Boschi afferma che: “L’impianto complessivo della riforma costituzionale è condiviso al 90%” in Parlamento. L’elettività o meno del nuovo Senato non è il punto centrale della riforma costituzionale, ma soluzioni tecniche si trovano: il problema è che non bisogna fare mediazioni al ribasso”.

Il ministro delle riforme, però, è chiaro sulla legge elettorale: “Non bisogna rimettere in discussione adesso una legge elettorale che ha visto la luce e i numeri in Parlamento dopo dieci anni e che segna un punto di certezza per il nostro Paese”.

L’Italicum, secondo la Boschi, permette che non si formino coalizioni composte da partiti che non hanno nulla a che vedere fra loro e che possono vincere le elezioni ma poi avere problemi a governare.