Salerno, 10 dipendenti Asl sospesi perchè dal parrucchiere o fare la spesa

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Silvia Giordano, onorevole del Movimento 5 Stelle originaria di Salerno ha così commentato lo scandalo che ha travolto l’Asl della città campana: “La giustizia farà il suo corso ed eventuali responsabili pagheranno, ma una domanda a questo punto sorge spontanea: cosa hanno fatto finora i direttori generali? Il loro è un incarico di nomina politica, questo è chiaro, ma come vengono scelti? Hanno tutti i requisiti in regola per tutelare il nostro diritto alla salute o sono amici e conoscenti di chi li sceglie? Fino a quando ci saranno questi casi, la risposta appare scontata perciò il M5S continuerà a chiedere che la politica resti fuori dalla sanità”.

Scandalo all’Asl di Salerno per la sospensione dal loro servizio di 10 dipendenti.

La sospensione, della durata di un anno, è stata disposta dal Giudice del Tribunale di Salerno, Sergio De Luca ed è stata notificata alle persone interessate dagli uomini della guardia di finanzia della città campana.

La Guardia di Finanza di Salerno da mesi indagava sul comportamento dei dieci dipendenti sospesi che timbravano il cartellino presso il plesso ospedaliero di San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona e poi abbandonavo il posto di lavoro per occuparsi di alcune faccende personali.

Alcuni dei dieci dipendenti che sono stati oggetto del provvedimento non si recavano al lavoro e risultavano presenti perché al loro posto timbravano i colleghi.

I dipendenti sospesi, che lavoravano presso i reparti di oncologia, medicina nucleare e cardiologia, durante le ore di lavoro si recavano dal parrucchiere, o andavano al mercato per la spesa, si recavano al bar per giocare a carte o andavano a mare a farsi il bagno o lunghe camminate a Vietri sul Mare.

L’operazione che è stata chiamata dagli uomini della guardia di finanza “Just in time” si è conclusa con la sospensione dal servizio per una caposala, quattro infermieri e 5 tecnici.

I dieci dipendenti che sono stati oggetto del provvedimento restrittivo abitano tutti in Campania alcuni nella stessa Salerno altri in città limitrofe.

Il procuratore capo di Salerno durante una affollata conferenza stampa ha dichiarato che: “Le indagini sono state avviate nel dicembre 2014 a seguito della denuncia di un dipendente che mal tollerava questo sistema. Per fortuna ci sono tanti lavoratori onesti a fronte dei tantissimi che avevano condotte illeciti. Accanto ai dieci indagati abbiamo individuato una rete di inosservanze ripetute. Abbiamo scoperto ben 850 persone che hanno avuto, più o meno, la stessa condotta. Sono convinto che non basti un controllo con il marcatempo per arginare questi fenomeni. Anche la posizione di questi soggetti è stata pertanto rimessa da parte della polizia giudiziaria al giudizio di questo Ufficio”.