Naufragio in Turchia, nuova strage di migranti, morti 7 bambini

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Secondo le ultime notizie provenienti dalla Turchia il bilancio dei profughi morti solo nella giornata di ieri a largo  di Ayvacik è salito a 18 .

Sono state due le imbarcazioni che si sono ribaltate nelle vicinanze della costa turca.

La prima aveva 43 persone a bordo ed  morire sono stati 14 profughi di cui 7 bambini.

Poche ore dopo un’altra imbarcazione si è ribaltata in mare provocando la morte di altri 4 profughi.

Una strage senza fine quella dei migranti nel Mar Egeo.

A largo della città turca di Ayvacik una nave carica di migranti si è ribaltata, il naufragio ha provocato la morte di 14 persone sette dei quali sono dei bimbi.

A comunicare la notizia dell’ennesimo naufragio di un’imbarcazione carica di migranti è stata la guardia costiera della Turchia.

La guardia costiera è riuscita a salvare dall’assideramento 27 profughi, l’imbarcazione era diretta all’ormai tristemente nota isola greca di Lesbo.

Le autorità marittime turche hanno reso noto che tra le persone salvate vi è anche una donna che è in stato interessante.

La notizia è stata diffusa anche dal giornale turco Harriyet che ha precisato che sull’imbarcazione c’erano migranti provenienti da due paesi in guerra come la Siria e l’Iraq.

La Turchia è la meta di tantissimi migranti, dall’inizio dell’anno sono oltre due milioni e 200 mila i profughi siriani che sono arrivati sulle coste del paese che si affaccia sul mar Egeo.

I profughi raggiungono la Turchia per poi intraprendere un viaggio, anche con le condizioni meteo avverse, verso l’isola di Lesbo e la Grecia, nazione appartenente alla comunità europea.

Secondo quanto riferito dalle autorità greche in pochi mesi dall’inizio del 2015 sono stati più di 500 mila, con la precisione 580.125 i profughi che sono sbarcati sulle isole della Grecia.

L’Amnesty International ha reso noto che i profughi morti nel viaggio in mare partiti dalla Turchia per raggiungere la Grecia sono 454.

Sull’isola di Malta si terrà un importantissimo incontro tra più di sessanta rappresentati di governo che sono interessati dall’emergenza profughi.

All’incontro per l’Italia ci sarà il premier Matteo Renzi che si confronterà con altri capi di governo provenienti dall’Europa e dall’Africa.

L’intenzione è quella di intervenire con una serie di investimenti nei paesi da dove i profughi fuggono per evitare nei prossimi anni questo triste fenomeno che provoca anche la morte di tante persone.

Il premier Matteo Renzi, prima della partenza per Malta, ha voluto dire la sua posizione sulla delicata questione: “Commuoversi non basta, bisogna agire. La due giorni maltese è la grande occasione per l’Italia, per ritagliarsi e ritrovare il proprio ruolo nel Mediterraneo, ma anche per l’Europa, per ritrovare l’anima persa sotto pile di polverose scartoffie burocratiche”.