Ultimi sondaggi politico elettorali 2014: stabili Renzi-Pd e Berlusconi-Forza Italia, scendono Alfano-NCD e Grillo-M5S

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Il pericolo delle elezioni politiche anticipate è sempre più in agguato.

Matteo Renzi nuovo segretario del Partito Democratico vuole a tutti costi che almeno il primo si sulla riforma elettorale alla Camera dei Deputati arrivi entro febbraio.

Al momento l’accordo del sindaco di Firenze con Silvio Berlusconi sulla bozza della riforma elettorale sembra possa tenere anche se in corso vi sono alcune modifiche.

Si pensa di innalzare il premio di maggioranza al primo turno dal 35 al 37% ed inserire nella nuova riforma una soglia più bassa di sbarramento attualmente prevista del 5% in modo di favorire la pluralità di presenza di partiti in parlamento.

Intanto il governo Letta è alle prese sempre con le dimissioni del Ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo e con il rimpasto del Governo ora chiesto anche dal maggior alleato dell’esecutivo Angelino Alfano.

Renzi ieri però ha nuovamente dato un altro ultimatum al governo che se in caso la riforma elettorale si arenasse l’esecutivo Letta dovrà dimettersi e bisognerà subito andare al voto.

Secondo le ultime intenzioni di voto degli italiani il Partito Democratico è ancora abbondantemente il primo partito d’Italia con il 33,10% delle intenzioni di voto guadagnando in una settimana un ulteriore mezzo punto in percentuale inseguito da una rinvigorita Forza Italia che si attesta al 23,2% contro il 23% della scorsa settimana.

Scende il Movimento Cinque Stelle che si attesta poco sopra il 20% perdendo un punto in percentuale in una settimana.

Anche il novello movimento Nuovo centrodestra che aveva raggiunto anche il 7% si attesta al 6% delle intenzioni di voto.

La Lega Nord è al 3,3% delle intenzioni di voto lontana dalla soglia di sbarramento della nuova legge elettorale del 5% come del resto anche il Sinistra Ecologia e Libertà che ottiene solo il 2,3% delle intenzioni di voto, bene nell’ultima settimana l’Udc che ottiene il 3,2%.

Fratelli d’Italia e Scelta Civica sono di poco al di sopra del 2% delle intenzioni di voto.