Isis, paura per lettera in arabo con proiettili inviata al ministro Orlando

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Gli investigatori stanno cercando di comprendere chi possa aver inviato la lettera con minacce scritte in arabo e con due bossoli di Kalashnikov.

Dalle ultime indiscrezioni la lettera di minacce al ministro di Grazia e Giustizia, Andrea Orlando, è arrivata in via Arenula a Roma passando da Fiumicino.

L’indirizzo sulla busta è stato scritto in inglese utilizzando un normografo.

Si attendono a breve altre novità sulla vicenda che ha determinato non poca apprensione in tutto l’esecutivo.

Una missiva dal contenuto inquietante è stata aperta dallo staff del ministro di grazia e giustizia Andrea Orlando.

La lettera, scritta in arabo, conteneva minacce nei confronti dello stesso titolare del dicastero di Grazie e Giustizia in particolare una frase ha destato non poca preoccupazione nell’entourage del ministro che è la seguente: “Entreremo a Roma e ti taglieremo la testa. Allah è grande. Firmato Isis”.

Nella busta contenente la lettera vi erano anche due proiettili di un Kalashnikov.

La procura di Roma ha provveduto ad aprire fascicolo e sta indagando per comprendere chi sono gli autori di un gesto simile.

I magistrati, che stanno indagando sul caso, hanno potuto constatare che la lettera scritta in arabo contiene tantissimi errori.

Gli errori riscontrati nella lettera rendono molto scettici gli inquirenti sulla possibilità che la missiva sia stata effettivamente scritta da terroristi dello stato islamico.

Inoltre, un altro dato molto importante, è che l’Isis per le sue minacce ha utilizzato sempre video o il web mai fino ad ora aveva inviato una lettera ad un suo bersaglio.

Molte sono state le reazioni politiche sull’accaduto sia di esponenti di spicco del centrodestra che del centrosinistra.

In particolare sull’accaduto c’è stato il commento del presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Le minacce non fermeranno l’impegno di Orlando contro il terrorismo”.

Due esponenti di spicco del Pd Lorenzo Guerini e Deborah Serracchiani hanno pubblicato un comunicato stampa congiunto: “Esprimiamo a nome nostro e di tutto il Partito democratico la vicinanza e solidarietà ad Andrea Orlando per il grave e preoccupante atto intimidatorio di cui è stato fatto oggetto. Si tratta di un gesto inquietante e sul quale è necessario che venga fatta al più presto luce”.

Anche dal centrodestra è arrivato un messaggio di sostegno per l’attuale ministro Andrea Orlando.

In particolare il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti ha così commentato il vile gesto: “Voglio esprimere la mia solidarietà ad Andrea Orlando per le vili minacce che ha ricevuto. Siamo certi che il suo lavoro non si fermerà di fronte a queste intimidazioni”.

Andrea Orlando ha voluto personalmente ringraziare tutte le persone comuni e i politici che gli hanno dimostrato affetto e vicinanza in queste ultime ore.

Sulla sua personale pagina Facebook Andrea Orlando ha postato il seguente messaggio: “Grazie alle tante persone, ai colleghi, ai tanti parlamentari e amici, ai moltissimi cittadini che in queste ore mi hanno trasmesso la loro solidarietà. Fa davvero piacere sentire questo calore e affetto. Un ringraziamento particolare lo devo alle persone che ogni giorno si occupano della mia sicurezza con sacrificio e dedizione, gli agenti della polizia penitenziaria che mi stanno accanto quotidianamente. Il nostro dovere è battere il terrorismo, difendendo i principi di libertà e uguaglianza che sono alla base della nostra convivenza civile. Non saranno queste minacce a fermarci, chi vuole seminare paura non raggiungerà il suo scopo. Non reagiremo chiudendoci, ma continuando a dialogare e a confrontarci”.