Camera, utilizzato come a Bari un falco per dichiarare guerra ai piccioni

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Una decisione presa all’unanimità da parte di tutti i parlamentari di Montecitorio quella di arruolare un falco per debellare la piaga dei piccioni che da qualche mese stanno creando non pochi problemi ai deputati del Transatlantico.

Il bellissimo esemplare di falco è impegnato, dagli addestratori, nella caccia dei numerosi piccioni nel grandissimo Cortile d’Onore di Montecitorio dove di solito i parlamentari discutono, anche animatamente, tra loro o incontrano i giornalisti.

Non è la prima volta che un falco viene utilizzato per cacciare i piccioni. Già all’aeroporto di Bari, qualche anno fa, furono utilizzati alcuni esemplari di falchi e di aquile per cacciare i tantissimi piccioni e gabbiani presenti.

Il falco passa molto del suo tempo su un trespolo appositamente predisposto in un angolo del bellissimo cortile del Transatlantico.

Il falco, a detta di molti, sembra controllare dal suo trespolo, tutto quello che succede alla Camera dei Deputati. La presenza del falco ha portato notevoli miglioramenti e solo la sua presenza sembra aver allontanato i piccioni.

L’Onorevole Fontana di Forza Italia, uno dei questori della Camera, ha riferito ai giornalisti che la presenza del falco è un provvedimento provvisorio: “Si tratta di un provvedimento provvisorio e di un metodo naturale, che ci mette al riparo da accuse da parte di animalisti. Scopo del falco è tenere lontani i piccioni spaventandoli con la sua presenza mentre si sta montando una rete protettiva che ci è stata prescritta dalla Sovrintendenza, preoccupata che le deiezioni dei piccioni con la loro acidità potessero danneggiare il Palazzo. Per evitare che qualche volatile potesse rimanere intrappolato durante i lavori, è stato usato il rapace come deterrente, una sorta di spaventapasseri vivente”.

Il falco avrà il delicato compito di allontanare i piccioni fino a quando non sarà installata una rete di protezione che dovrebbe far desistere i piccioni dall’avvicinarsi.

Solo qualche giorno fa i piccioni erano padroni assoluti del Transatlantico e si insediavano numerosi sui cornici e le finestre del bellissimo palazzo di Montecitorio.

Molti di loro utilizzavano la fontana al centro del cortile per farsi un bagno creando disagi di natura igienica.

Solo il 4 marzo scorso un piccione era riuscito ad entrare all’interno del palazzo e si era accomodato presso uno dei magnifici lampadari del Transatlantico.

A nulla servì l’intervento degli stessi deputati e degli inservienti che provarono, per alcune ore, a cacciare il volatile senza riuscirvi. Fu necessario l’intervento dei vigili del fuoco che riusciranno ad allontanare definitivamente il volatile.