A Bari chiude in centro il Bar Oriente sintomo di una città in profonda crisi

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Bari terra di commercio ritenuta la California del Sud da qualche anno a questa parte sta sempre più perdendo colpi.

La crisi che ha colpito l’Italia sta anche colpendo duramente il tessuto del commercio e della piccola e media industria di Bari.

Dopo la crisi diventata di dominio pubblico della Matarrese S.p.A. che ha chiesto due mesi di tempo per poter, con un concordato preventivo,  trovare l’accordo con i propri creditori che dovranno accontentarsi del riconoscimento del 70% dell’ammontare del credito anche altre aziende di Bari e provincia stanno licenziando o usando la cassa integrazione a zero ore per ridurre i costi e per cercare di salvarsi dalla crisi economica che dura ormai da più di tre anni.

Ieri la notizia della chiusura di un altro notissimo locale di Bari il “Bar Oriente”  uno dei più noti punti di ritrovo della città situato nella centralissima Corso Vittorio Emanuele vicinissimo alla sede del Comune.

I motivi che hanno spinto la chiusura del locali sono oramai noti e sono l’impossibilità di andare avanti per le troppe tasse e per il consistente calo della clientela.

Fuori al locale affisso al muro solo un cartello con su scritto “cedesi attività” con un numero di telefono da contattare in caso di interesse per l’esercizio.

La notizia del Bar Oriente arriva solo dopo pochi giorni da una rapina in pieno centro al “Bar Savoia” e dalla chiusura di un altro locale storico il “Donna Flor” al Petruzzelli.

Queste notizie sono sintomatiche dello stato di profonda crisi in cui vive l’economia barese.

Servono nuovi incentivi, più sicurezza e meno tasse solo così si può sperare in una ripresa. Se tutto ciò non dovesse avvenire saranno ancora molte le notizie di locali commerciali e imprese che saranno costrette a chiudere.