Riforma pensioni Renzi 2014: ultime novità idee Madia e Poletti su prepensionamento, esodati, lavoratori precoci e Quota 96

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Qualcosa si muove anche per la riforma delle pensioni nell’esecutivo Renzi dopo settimane di silenzio.

Ieri c’è stato il tanto atteso intervento del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti sul caso spinoso degli esodati e finalmente esprimendosi a nome dell’esecutivo ha dichiarato che presto si cercheranno i fondi per risolvere una volte per sempre il problema della categoria creato dalla riforma pensionistica attualmente in vigore congeniata dalla Fornero.

Gli esodati non ancora salvaguardati da ultimi dati disponibili sono quasi 130.000 lavoratori, l’equivalente della popolazione di una grossa città italiana, che sono rimasti dal 1 gennaio 2012, giorno dell’entrata in vigore della legge Fornero, senza nessun tipo sussidio né pensionistico per l’innalzamento improvviso dei requisiti anagrafici pensionistici né lavorativo essendo stati licenziati.

Oggi sulla riforma della Pubblica Amministrazione è intervenuto un altro autorevole esponente dell’esecutivo Letta, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Marianna Madia che ha esplicitamente parlato di prepensionamento e flessibilità ora solo per i pubblici dipendenti ma che dovrà estendersi per un trattamento analogo anche ai privati.

Il Ministro Madia ha ribadito la necessità di introdurre una formula di prepensionamento per rimettere in moto il tanto atteso ricambio generazionale nella pubblica amministrazione fermo ormai da decenni.

Una estensione del prepensionamento anche ai privati permetterebbe a categorie come i lavoratori precoci e usuranti finalmente di accedere alla meritata pensione anche se con possibili penalità sull’assegno pensionistico mensile.

Per i Quota 96 nulla ancora di nuovo anche se si intende dare forza  al prepensionamento e flessibilità nella pubblica amministrazione, anche la tanto amata scuola da Matteo Renzi, potrebbe rientrare in  questi nuovi progetti di flessibilità e di prepensionamento permettendo a tanti docenti e personale Ata in lista da attesa da tempo di poter finalmente accedere ad un posto fisso.