Odissea sul Frecciarossa Milano–Bari, treno con carrozza fantasma, molti passeggeri costretti a viaggiare in piedi

A raccontare la disavventura sul treno Frecciarossa Milano – Bari è stata la dottoressa Giovanna Mastrolitti salita sul mezzo da Bologna.

La dottoressa barese ha raccontato la sua odissea ad un inviato della “Repubblica di Bari” denunciando che: “Peccato che, una volta arrivato il treno, ci siamo resi conto di avere il posto assegnato su una carrozza fantasma perché la numero 9 non c’era e non era stata rimpiazzata in alcun modo durante la corsa”.

Il problema è nato già alla partenza del treno avvenuta la mattina del 17 luglio da Milano quando non si sa per quale ragione invece di 9 carrozze, come previste dalla vendita e l’assegnazione dei biglietti, il treno era composto, invece, da 8.

La dottoressa barese ha detto che: “Con mio marito e mio figlio siamo saliti a Bologna ma c’era gente in piedi da Milano, altre 78 persone che come noi avevano prenotato i posti fantasma”.

Il capotreno avvisato del grave inconveniente ha cercato di trovare delle alternative: “E in effetti proprio a Rimini siamo stati distribuiti in altre carrozze, man mano che si liberavano posti a sedere dai pendolari che scendevano. Certo è apprezzabile l’impegno e la buona volontà del capotreno che ha cercato di limitare i disagi, ma è un problema che ci dicono si ripeta. Ne faccio una questione di principio: come si possono vendere dei posti e poi costringere le persone a viaggiare in piedi?”.