Ultimi sondaggi politici elettorali Europee 2014: boom astensione, calo Pd, salgono M5S e FI

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Il pericolo più grande, che tutti i leader politici accuratamente cercano di evitare di parlarne, è  che una grossa fetta di italiani, aventi diritto al voto, rinuncino a recarsi ai seggi con una percentuale altissima di astensionismo, che secondo gli ultimi sondaggi,  raggiungerebbe il 37%.

Il giorno dell’Election Day del 25 maggio 2014, se i sondaggi fossero confermati,  il primo partito in Italia non sarebbe né il Pd e né il M5S, ma quello formato da tanti italiani, che stanchi delle false promesse e che non hanno nessuna fiducia nelle istituzioni, hanno deciso di astenersi dal votare.

Sarebbe, se confermato, un dato molto preoccupante che dovrebbe far riflettere molto tutti i politici sia di centro che di destra e di sinistra.


Un altro dato importante, secondo gli ultimi sondaggi, è che il Movimento Cinque Stelle, in queste ultime settimana, sta crescendo e di molto nelle intenzioni di voto degli italiani e come aveva ipotizzato il suo leader carismatico, Beppe Grill,o sarà l’unico movimento che potrà tenere testa a queste elezioni al Partito Democratico.

Il M5S attualmente è al 26% delle intenzioni di voto degli italiani, un dato che confermerebbe la crescita del movimento, che per la prima volta si candida alle elezioni europee e potrebbe così contare su un numero elevatissimo di parlamentari a Bruxelles.

La crescita del M5S, secondo le ultime rivelazioni, avverrebbe nelle regioni dove la crisi si è fatta sentire maggiormente,  dove il numero dei disoccupati ha superato i livelli di guardia, comele isole, Sicilia e Sardegna e il sud d’Italia.

Il Partito Democratico in questa ultima settimana ha una lieve flessione dei sondaggi scendendo dell’0,6% attestandosi al 32% delle intenzioni di voti.

Questo dato potrebbe anche essere fisiologico, dopo una lunga galoppata di due mesi con un notevole aumento dei consensi, una settimana di assestamento nelle intenzioni di voto non dovrebbe creare grossi problemi al Pd e a Renzi.

Il problema è che se questo dato di diminuzione di consensi continui anche nelle prossime tre decisive settimane allora il significato sarebbe che il feeling tra il Premier e una grande parte del popolo italiano si è incrinato.

Forza Italia con la discesa in campo del suo leader storico, Silvio Berlusconi, che non potrà partecipare ai comizi, però sarà sempre più presente alle varie trasmissioni televisive, inizia pian piano a salire nei consensi attestandosi al 19,6% recuperando in una settimana quasi l’1% delle intenzioni di voto.