Puglia choc, giovane di 31 anni si toglie la vita, ma agli inquirenti qualcosa non torna, si indaga sul suicidio

Aveva compiuto lo scorso 9 gennaio 31 anni Claudio Onorato ed era, a detta dei familiari e degli amici, un ragazzo pieno di vita.

Claudio aveva una vita molto comune a tanti ragazzi della sua età, viveva di lavoretti ed aveva anche fatto una esperienza lavorativa a Londra come barman. Poi il suo ritorno a Candela.

Un ragazzo innamorato della vita e di una ragazza che frequentava da due anni.

Secondo quanto riferito dai familiari di Claudio sarebbe stata proprio quella relazione a provocare il suicidio di Claudio.

La relazione non era ben vista dai familiari di lei tanto che venti giorni prima di morire Claudio è stata vittima di un pestaggio.

La violenta aggressione provoca gravi ripercussioni sia fisiche che psicologiche a Claudio. Il giovane viene ricoverato al Tatarella di Cerignola con dolori intercostali, trauma maxillo facciale e sospetta lesione alla milza.

La madre di Claudio racconta i terribili giorni passati dal figlio prima del tragico epilogo: “Mio figlio è morto nell’indifferenza generale, si sentiva abbandonato dalle istituzioni”. Da quel momento, ci racconta, le minacce sono continuate, Claudio non veniva lasciato solo per un attimo dagli amici, che si turnavano. Ormai non usciva più da solo, anche questo lo faceva stare male. “Ti diamo fuoco alla casa se non te ne vai da Candela” gli dicevano, racconta la signora Cinzia, “ed avevano sparso in giro la voce che fosse un drogato. Claudio portava i dreads, i capelli rasta. Ma era un bravo ragazzo.  Negli ultimi tempi si era convinto che potesse passare dalla parte del torto, essendo loro in tanti, per giunta della Protezione civile e quindi più “ammanicati”, e lui da solo”.

Il pomeriggio del 4 febbraio Claudio ha deciso di farla finita impiccandosi.