Puglia sanguinoso agguato, ucciso 25enni con numerosi colpi di pistola

E’ morto durante il trasporto in ospedale Antonio Fabbiano, 25 anni, vittima dell’ennesimo agguato avvenuto negli ultimi tempi a Vieste, in provincia di Foggia, dove la guerra dei clan del Gargano è senza esclusione di colpi.

Il giovane si trovava nella zona del porto dove abitava e probabilmente stava rientrando a casa quando è stato raggiunto da numerosi colpi d’arma da fuoco, al torace e all’addome. Inutile il tentativo di trasporto di Fabbiano all’ospedale di ‘San Giovanni Rotondo’. Sul fatto di sangue indagano i carabinieri del Comando provinciale che ipotizzano l’utilizzo di un’arma lunga.

Fabbiano aveva numerosi precedenti e probabilmente apparteneva a uno dei clan in lotta. Non è chiaro con precisione a quale poiché i passaggi di fronte sono continui.

Negli ultimi mesi si sono verificati due gravi fatti di sangue: il 6 aprile l’omicidio di Giambattista Notarangelo, cugino del boss Angelo Notarangelo ucciso a sua volta nel 2015, il momento in cui si è scatenata la guerra di mafia, e il tentato omicidio del 21 marzo di Marco Raduano, considerato il reggente della stessa organizzazione. Sul luogo dell’agguato gli investigatori hanno repertato 20 bossoli calibro 7.62.

Alcuni proiettili hanno raggiunto il 25enne all’addome, al torace e ad una spalla. Fabbiano e’ stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo dove e’ morto per le gravi ferite. Secondo alcune indiscrezioni Fabbiano era ritenuto vicino al clan di Marco Raduano, l’ex braccio destro del boss della mala di Vieste, Angelo Notarangelo ucciso nel 2015. Fabbiano pero’ – in questi anni caratterizzati dalla guerra di mafia nel centro garganico – non era mai stato controllato ne’ sottoposto all’esame dello stub.