Milioni e milioni sono le persone che utilizzano il web in tutto il pianeta ed internet soprattutto nell’epoca dei social network, Facebook e Twitter sta sempre più prendendo piede in tutti i paesi più industrializzati.

Basti pensare che colossi della carta stampata stanno sempre più decidendo di eliminare l’edizione cartacea e di tenere in vita solo i siti web.

Le notizie viaggiano via internet ad una velocità assiderale riuscendo a coprire tutto il pianeta con un enorme quantitativo di nomi e circostanze che delle volte posso ledere il diritto alla privacy di un individuo.

Anche il colosso Google si è adeguato alla sentenza della Corte Europea sul diritto all’oblio concedendo la possibilità a tutti i navigatori web residenti nella comunità UE di richiedere la cancellazione dei dati dei link della propria navigazione dove potrebbe essere menzionata il proprio nome o utilizzato in maniera inadeguata.

Da oggi il motore di ricerca più utilizzato al mondo ha messo a disposizione degli utilizzatori un modello con il quale mediante la compilazione si può richiedere la cancellazione al colosso di Mountain View di cancellare di un link dove compare il proprio nome in maniera secondo l’utente illegittima.


Ma nel modulo l’utente dovrà anche indicare il motivo della richiesta di cancellazione ed allegare copia digitale di un documento di riconoscimento.

Però gli eterni rivali di Google non sono concordi sulla decisione presa dal colosso di Mountain View  di adeguarsi immediatamente alla sentenza della Corte Europea.

Secondo gli altri motori di ricerca la pur legittima richiesta di cancellazione di dati personali si scontro però con il diritto di cronaca e di libera informazione che non dovrebbe essere mai leso.

Vedremo nei prossimi giorni come si comporteranno sul diritto all’oblio i concorrenti di Google se si adegueranno alla sentenza della corte Europea o continueranno ad ingnorarla.