Forse ricorderete questa storia che per molto tempo ha riempito giornali e notiziari e che di recente è tornata alla ribalta per i motivi che vi diremo. La storia si svolge in Russia, nella città di Yaroslavl. Un giorno un uomo sentì un pianto di bambino provenire da un casolare nei pressi della sua casa.

Inizialmente non diede troppo peso alla cosa, ma quando si accorse che quel pianto era continuo di giorno e di notte e sempre più sofferente, allerto’ gli altri vicini e chiamarono la polizia. Il casolare tra l’altro, sembrava disabitato.

Quando gli agenti fecero irruzione, trovarono una bambina abbandonata sul pavimento freddo e sporco. Gli agenti fecero delle indagini e risalirono alla sua identità, Liza Verbitskaya, ma i suoi genitori sembravano spariti nel nulla La piccolina fu subito accolta in un ospedale , dove nutrita ed assistita, si riprese almeno fisicamente.

Presso lo stesso ospedale si trovava una donna, Inna Nina, che assisteva il figlio malato. Sentendo spesso piangere la bimba, andava da lei, la prendeva in braccio e la cullava amorevolmente. Una mattina però, non trovò più la piccola Liza: era stata portata in un orfanotrofio e questo rattristò molto Inna. Quella bimba aveva già conosciuto la cattiveria del mondo, non era giusto che si trovasse lì.

La donna non esitò e dopo lunghe procedure, riuscì ad ottenere l’affidamento della bambina che a due anni, mostrava problemi con il cibo ed era timorosa di tutto. Furono anni difficili, la bambina sembrava avere dei ritardi, ma Inna non si arrese e la iscrisse ad una scuola di ballo affinché potesse imparare a muoversi meglio.

L’amore infinito della sua famiglia adottiva, le lezioni di danza, fecero sbocciare la piccola che diventò un fiore meraviglioso. La sua carnagione scura le aveva procurato problemi a scuola, ma Inna con pazienza le insegnava a credere in se stessa e nel suo valore. Oggi Liza è una splendida adolescente, reginetta di molti concorsi di bellezza, richiesta come modella e come ballerina.