Istat: sale disoccupazione giovanile soprattutto al mezzogiorno

I dati Istat sulla disoccupazione resi pubblici oggi sono impietosi il tasso di non occupati del mese aprile è pari al 13,6% ed è invariato rispetto al mese scorso ma in aumento  dell’0,6% nei confronti dei dati del 2013.

Il tasso di disoccupazione ha toccato livelli di massima guardia erano trentasette anni, più precisamente il 1977, che il nostro paese non toccava una percentuale così alta di non occupati.

La fascia più colpita sono i giovani nella età compresa tra i 15 e i 24 anni toccando un tasso di disoccupazione giovanile in Italia di quasi il 50%  più dettagliatamente il 46% con un aumento rispetto al primo trimestre 2013 del 4,1% .


Al sud la disoccupazione  tocca addirittura il 60,9% dei giovani che rientrano nella fascia di età tra i 15 e 24 anni.

Nel mezzogiorno sono 347 mila i giovani alla ricerca di un lavoro un dato a dir poco devastante.

Coloro che vorrebbero lavorare ma non cercano più un lavoro perché scoraggiati in Italia sono quasi duemilioni di persone.

I dati italiani sono contrastanti nei confronti di quelli europei che vedono un decremento della percentuale di non occupati con paesi come la Germania e l’Austria dove la disoccupazione giovanile è quasi scomparsa rispettivamente al 7 e al 9,5%.

Il Ministro del lavoro Giuliano Poletti subito dopo la pubblicazione dei dati Istat ha affermato di essere quasi sicuro che entro fine anno i dati sulla disoccupazione in generale ed in particolare quella giovanile inizieranno pian piano a scendere.