Diritto all’oblio: tantissime richieste di cancellazione arrivate a Google in pochi giorni

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Nuovi aggiornamenti sul Diritto all’oblio sul quale si è pronunciata solo circa 15 giorni fa più precisamente il 13 maggio scorso la Corte Europea.

La corte suprema di giustizia europea ha con una recente sentenza stabilito il diritto all’oblio che è in altri termini la possibilità che ha un utente di richiedere che sia rimosso definitivamente in link contente i suoi dati personali violando il diritto di privacy.

Il colosso statunitense di Google leader mondiale come motore di ricerca si è subito adeguato alla nuova sentenza del diritto all’oblio della Corte Europea mettendo a disposizione di ogni singolo utente un modello da compilare con i dati anagrafici e nel quale motivare la richiesta del link incriminato allegando copia digitale di un documento di riconoscimento.


Solo nella prima giorno da quando è stato messo a disposizione il modello sono arrivate a Google ben 12.000 richieste di cancellazione.

Dopo quattro giorni le richieste di diritto dell’oblio ricevute dal colosso di  Mountain View sono superiori a 41.000.


Il modello è disponibile solo per i paesi che fanno parte della comunità europea e attualmente le maggiori richieste sono pervenute dalla Germania e dall’Inghilterra.

Sarà una commissione appositamente istituita da Google a decidere quale richiesta di cancellazione dei link in rispetto alla sentenza della Corte Europea deve essere accolta o meno.

Google inizierà le prime cancellazioni dopo la seconda decade di giugno.